Generative Bionics compie un passo decisivo nel panorama europeo della robotica avanzata chiudendo un round di finanziamento da 70 milioni di euro, tra i più rilevanti nel settore deep tech dedicato ai robot umanoidi
L’operazione è guidata dal Fondo Artificial Intelligence di CDP Venture Capital e vede la partecipazione di investitori industriali e tecnologici di primo piano come AMD Ventures, Duferco, Eni Next, RoboIT e Tether. Un segnale forte che conferma il crescente interesse verso soluzioni di Physical AI e il ruolo strategico dell’Italia nello sviluppo di tecnologie di frontiera.
Fondata e guidata da Daniele Pucci, Generative Bionics punta a portare sul mercato una nuova generazione di robot umanoidi intelligenti “made in Italy”, progettati per integrarsi in modo naturale e sicuro con le persone. Gli umanoidi dell’azienda sono pensati per operare in contesti industriali complessi e in settori ad alta intensità operativa come sanità e retail, con applicazioni che spaziano dalle attività ripetitive a quelle esposte a rischi elevati.
L’attenzione al design, all’ergonomia e all’interazione uomo-macchina rappresenta un elemento distintivo della proposta tecnologica, coerente con la tradizione italiana di unire innovazione e cura del dettaglio.
Il capitale raccolto consentirà di accelerare lo sviluppo dei prodotti, potenziare l’addestramento dei sistemi di Physical AI – che integrano robotica e intelligenza artificiale – e completare la validazione industriale delle soluzioni.
Una parte significativa delle risorse sarà inoltre destinata alla realizzazione del primo stabilimento produttivo e alla strutturazione dei processi di certificazione e produzione su scala. In parallelo, l’azienda sta finalizzando i primi contratti con importanti realtà della manifattura industriale, che verranno annunciati nei primi mesi del 2026, segnando l’ingresso concreto degli umanoidi in ambienti produttivi reali.
Uno degli elementi chiave dell’operazione riguarda il trasferimento di competenze dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) alla nuova società. Circa 70 ingegneri confluiscono nel comparto tecnico di Generative Bionics, affiancati da figure specializzate nella gestione industriale e nella certificazione dei robot umanoidi. La società nasce ufficialmente nel luglio 2024 come spin-off di un patrimonio di oltre vent’anni di ricerca, sviluppo e prototipizzazione maturato all’interno di IIT, con il supporto iniziale di RoboIT, Polo di Trasferimento Tecnologico di CDP Venture Capital.
Il team fondatore riunisce alcune delle principali competenze italiane nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale: Daniele Pucci, Alessio Del Bue (Chief Artificial Intelligence Officer), Marco Maggiali (Chief Technology Officer) e Andrea Pagnin (Chief Business Officer), tutti provenienti da IIT, con il supporto imprenditoriale di Davide Rota, Executive Chairman, e Jeffrey Libshutz, co-founder dell’iniziativa. IIT ha inoltre concesso a Generative Bionics la licenza esclusiva delle tecnologie chiave sviluppate in Italia, incluse quelle realizzate in collaborazione con INAIL nell’ambito della Physical AI.
Alla base degli umanoidi di Generative Bionics ci sono le esperienze maturate nei principali progetti di robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia. iCub, il robot cognitivo per la ricerca, ha fornito le fondamenta per una rete avanzata di sensori tattili e di forza distribuiti, essenziali per garantire un’interazione fisica sicura con l’uomo.
ErgoCub, sviluppato con INAIL per supportare le persone nelle attività lavorative, ha contribuito alla definizione dell’architettura di Physical AI, capace di adattare il robot a compiti specifici e di farlo apprendere direttamente dall’ambiente reale.
Infine, iRonCub, l’unico robot umanoide volante al mondo, ha permesso di sviluppare metodi avanzati di intelligenza artificiale in grado di affrontare condizioni operative estreme.
Da questa eredità tecnologica nascono i tre pilastri su cui si fonda la nuova generazione di umanoidi “Made in Italy” di Generative Bionics: interazione sicura, apprendimento nel mondo reale e adattabilità avanzata. A completare il quadro, un design italiano riconoscibile, curato nelle proporzioni, nei materiali e nella relazione estetica con le persone, che mira a favorire l’accettazione degli umanoidi nei contesti lavorativi e sociali.
Con questo investimento, Generative Bionics si candida a diventare uno degli attori di riferimento europei nella robotica umanoide, dimostrando come ricerca pubblica, capitale privato e visione industriale possano convergere per portare l’innovazione dal laboratorio alla fabbrica, rafforzando la competitività tecnologica dell’Italia sui mercati globali.


