ProgeNIA Sardegna, la genetica che racconta la salute di una popolazione

Un progetto scientifico che nasce dalle persone

Il progetto ProgeNIA Sardegna è uno dei più importanti studi di genetica di popolazione mai realizzati in Italia. Avviato nei primi anni Duemila, nasce da un’idea tanto semplice quanto ambiziosa: studiare nel tempo una popolazione ben definita per comprendere come genetica, ambiente e stile di vita influenzino la salute, l’invecchiamento e l’insorgenza delle malattie.

Al centro del progetto non ci sono solo i dati, ma soprattutto le persone, che hanno scelto volontariamente di partecipare a un percorso di ricerca di lungo periodo, contribuendo in modo diretto all’avanzamento della conoscenza scientifica.

Perché la Sardegna e l’Ogliastra sono un laboratorio naturale

La Sardegna, e in particolare l’Ogliastra, rappresenta un contesto unico per la ricerca genetica. Comunità storicamente stabili, legami familiari profondi e una relativa omogeneità genetica rendono questo territorio un vero e proprio laboratorio naturale a cielo aperto.

I comuni coinvolti – come Lanusei, Arzana, Elini e Ilbono – hanno permesso ai ricercatori di osservare l’evoluzione di parametri clinici e biologici lungo più generazioni, creando una base di dati senza precedenti nel panorama europeo.

Lo scopo di ProgeNIA: capire l’invecchiamento e prevenire le malattie

L’obiettivo principale di ProgeNIA è comprendere perché alcune persone invecchiano in buona salute, mentre altre sviluppano patologie croniche o degenerative.
Attraverso visite cliniche periodiche, analisi di laboratorio e studi genetici ad alta risoluzione, il progetto mira a individuare varianti genetiche associate a parametri chiave della salute, come infiammazione, metabolismo, funzionalità cardiovascolare e sistema immunitario.
Questa conoscenza apre la strada a un nuovo modello di sanità, fondato sulla prevenzione personalizzata e su interventi mirati prima che la malattia si manifesti.

Un grande lavoro corale tra ricercatori italiani e internazionali

ProgeNIA è il risultato di una collaborazione scientifica ampia e multidisciplinare. Il progetto è stato ideato dal genetista Giuseppe Pilia, con il coinvolgimento sin dalle origini del National Institute on Aging (NIH) degli Stati Uniti.

Nel tempo, il coordinamento scientifico è passato a figure di primo piano della genetica italiana, tra cui Francesco Cucca, professore di Genetica medica e ricercatore del CNR, affiancato da un team di studiosi del CNR – Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (IRGB) e dell’Università di Sassari.

Accanto ai nomi più noti, il progetto vive grazie al lavoro quotidiano di ricercatori, medici, biologi e tecnici che operano sul territorio, trasformando la ricerca in una presenza concreta e continua.

Francesco Cucca

Dai dati genetici alle ricadute cliniche

Nel corso degli anni, ProgeNIA ha coinvolto migliaia di volontari e prodotto una mole imponente di dati clinici e genetici. Da queste informazioni sono nate numerose pubblicazioni scientifiche che hanno contribuito a chiarire il ruolo di specifici geni in relazione a parametri come altezza, livelli di emoglobina, lipidi nel sangue e processi infiammatori.

Il valore del progetto non è solo accademico: i risultati hanno un potenziale impatto diretto sulla diagnosi precoce, sulla stratificazione del rischio e, nel lungo periodo, sullo sviluppo di nuove terapie.

ProgeNIA come modello per la medicina del futuro

Oggi ProgeNIA non è più soltanto uno studio osservazionale, ma un modello di riferimento per la medicina del futuro. L’idea è che l’esperienza maturata in Sardegna possa essere estesa e adattata ad altri contesti, dimostrando come l’integrazione tra genetica, clinica e territorio possa migliorare la salute collettiva.
La Sardegna diventa così non solo oggetto di studio, ma protagonista di una visione innovativa della sanità, in cui la prevenzione è basata sulla conoscenza profonda delle persone e delle loro storie biologiche.


ProgeNIA Sardegna è un grande progetto di ricerca genetica e clinica che studia una popolazione nel tempo per capire come DNA, ambiente e stile di vita influenzino salute e invecchiamento. 

Coinvolge migliaia di volontari, università, centri di ricerca italiani e internazionali e punta a trasformare i risultati scientifici in strumenti concreti di prevenzione e medicina personalizzata. Un esempio di come la ricerca possa nascere dai territori e restituire valore alle comunità che la rendono possibile.


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