Letta: “L’Italia ha i conti in ordine, ma basta debiti”
ROMA – La Legge di Stabilità non sarà modificata. Lo dice chiaro e tondo il ministro dell’Economia Saccomanni alla riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, che esaminerà i giudizi della Commissione Ue sulle bozze di manovre finanziarie presentate dai Paesi membri. Dallo scorso 15 ottobre, giorno in cui l’Italia ha presentato la bozza di manovra, il governo ha aggiunto “tante cose nuove che rispondono alle richieste della Commissione” spiega Saccomanni. Poco più di un mese fa, infatti, la Commissione europea aveva sottolineato il rischio che la legge di stabilità dell’Italia per il 2014 non avrebbe consentito, in quella forma, di rispettare l’obiettivo della riduzione del debito previsto per il prossimo anno.
“Dobbiamo ridurre lo stock del debito e in questo senso tutto aiuta, perché lo stock una volta che scende e con politiche virtuose non risale” ha aggiunto Saccomanni da Bruxelles. Il ministro ha sottolineato che “si apre una nuova stagione in cui l’Italia diventa nuovamente aperta agli investimenti internazionali e quindi è una misura con una sua caratteristica strutturale”. Il premier Letta dal canto suo aggiunge che “L’Italia ha le carte in regola” per essere ascoltata in Europa. Nel corso del suo intervento all’assemblea di Federclasse a Roma, il presidente del Consiglio ha specificato che “L’obiettivo del nostro semestre di presidenza della Ue deve essere una legislatura di crescita e non di austerità. C’è bisogno di politiche europee per la crescita -avverte- ora possiamo chiederlo perché abbiamo i conti in ordine, anche se questo non vuol dire che c’è libertà di fare i debiti”. “Sul fronte europeo siamo tirati da alcuni ayatollah del rigore per i quali non sembra mai abbastanza, e sul fronte italiano siamo tirati dai troppi che pensano che basta semplicemente mettersi a fare debito e deficit, e dare soldi, pensando così che il nostro debito ce la farà. È la direzione sbagliata- sottolinea il presidente del Consiglio -: la stagione del solo rigore va lasciata alle spalle, ma la crescita deve essere basata su conti in ordine, sulla solidità dei conti”. Quindi il premier ha assicurato che il piano di privatizzazioni del suo governo andrà avanti nelle prossime settimane. Sul tema si è espresso anche il portavoce del commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, spiegando che le privatizzazioni “hanno un impatto positivo sul debito pubblico” e “possono averlo anche sull’efficienza dell’economia italiana”. In ogni caso, il piano di privatizzazioni sarà analizzato per preparare le previsioni economiche invernali.
Intanto proseguono le discussioni interne (ed esterne) al Parlamento sulla Legge di Stabilità. Il governo, stando a quanto dichiarato dal viceministro all’Economia Stefano Fassina, non presenterà la norma sugli stadi. Tuttavia “si sta valutando” se presentare un emendamento dei relatori, ha spiegato poco dopo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini. In mattinata sulla questione era intervenuto il ministro per gli Affari regionali, le Autonomie e lo Sport, Graziano Delrio annunciando un testo “che cercherà di dare snellezza alle procedure tenendo insieme l’esigenza di superare delle lentezze e non decisioni con la tutela e l’attenzione al nostro patrimonio paesaggistico e naturale”. “Noi – ha sottolineato – prevediamo un percorso accelerato per le riqualificazioni e le costruzioni di nuovi stadi correlate anche a funzioni commerciali. La parte sugli insediamenti abitativi rimane di competenza dei comuni. Il Governo non darà nessuna procedura accelerata su questo tipo di soluzioni”. “Quelle erano bozze che circolavano, non era l’emendamento ufficiale. Le cose reali sono che il Governo non intende procedere a nessuna cementificazione e a nessun consumo di suolo ma vuole superare un grande difetto infrastrutturale del nostro Paese”, ha chiarito a margine dei lavori della 42esima Assemblea generale dei Comitati olimpici europei a Roma presso l’Hotel Cavalieri Hilton.