KOBANE – Sono almeno 164 i civili uccisi dai jihadisti dello Stato islamico (Isis) nell’offensiva lanciata giovedì contro la città siriana di Kobane, a maggioranza curda, alla frontiera con la Turchia.
Il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, ha accusato il gruppo jihadista di aver compiuto uno dei suoi “”peggiori massacri”” in Siria.Oltre ai 120 civili “”giustiziati dall’Isis nelle loro case o uccisi dai razzi o dai cecchini del gruppo”” a Kobane, altri 26 civili sono stati giustiziati in un villaggio situato nelle vicinanze e “”altri 18 cadaveri sono stati ritrovati per strada in città””. “”Quando sono entrati a Kobane, i jihadisti hanno preso posizione in edifici agli ingressi a Sud-Est e a Sud-Ovest e hanno sparato contro qualsiasi cosa di muovesse. Sono entrati in città con l’intenzione di uccidere – ha detto oggi Abdel Rahman – corpi di civili, tra cui donne e bambini, sono stati trovati nelle case, molti nelle strade””