De Luca: passa legge acque Campania, in consiglio scoppia la bagarre

NAPOLI – Tentano di strapparle il microfono, ma il presidente del consiglio regionale della Campania Rosa D’Amelio riesce a riprendere il controllo della sua postazione quando un consigliere dei 5 Stelle prova a impedire che si possa proclamare l’approvazione della legge sul riordino del ciclo delle acque.

“Non ti permettere – urla D’Amelio – lascia stare” e riprende il microfono per annunciare l’approvazione della legge e sospendere il Consiglio durato appena 30 minuti, il tempo necessario per far votare articolo per articolo la legge sul ciclo delle acque a un’aula occupata dai 5Stelle e presidiata dalla sola maggioranza. Gli altri gruppi di opposizione di centro destra hanno infatti abbandonato i lavori, ma non la sede del Consiglio denunciando l’impossibilita’ di intervenire subissati da insulti. Nessun dibattito ha preceduto il voto. (AGI) Lil 161425 NOV 15 NNNN ZCZC AGI0372 3 CRO 0 R01 / DeLuca: passa legge acque Campania, bagarre in consiglio (2)= (AGI) – Napoli, 16 nov. – Dopo la seconda sospensione, infatti, il consiglio regionale della Campania aveva ripreso i lavori, ma tutti gli interventi avevano come sottofondo gli slogan dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, che occupano i banchi della presidenza, lasciando al presidente del Consiglio Rosa D’Amelio i posti riservati alla giunta, dove sono presenti gli assessori e il vice presidente Fulvio Bonavitacola. Il presidente Vincenzo DeLuca e’ sempre al primo piano del palazzo del Consiglio, in attesa che l’assemblea ritrovi un suo assetto. Dal capogruppo di “DeLuca Presidente in Rete” Carmine De Pascale, al capogruppo Forza Italia Armando Cesaro, fino al congliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, condanna del comportamento dei consiglieri 5 Stelle. C’e’ poi chi sottolinea l’esigenza di prendere “decisioni forti”, come il consigliere di Fratelli d’Italia Luciano Passariello che aveva invitato il presidente D’Amelio “a garantire lo svolgimento regolare dei lavori”. Ma quando si era passati alla discussione sulla legge per il riordino del ciclo integrato delle acque, la bagarre era diventata insostenibile. L’intervento del Relatore Gennaro Oliviero del PD era stato coperto dalle voci di protesta.

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