Confagricoltura compie cento anni. Per celebrare questa ricorrenza organizzerà una serie di eventi che si svolgeranno nel corso del 2020 per ricordare il passato ma, soprattutto, per definire scenari e progettare, il futuro.
Il 31 gennaio e 1 febbraio, un primo appuntamento “Identità e futuro”, nella sede della Luiss Business School a Villa Blanc, una due giorni di approfondimento con rappresentanti del governo, della politica, istituzioni, stakeholder, giornalisti, imprenditori e docenti universitari per programmare l’agricoltura dei prossimi cento anni.
L’intenzione è far diventare la manifestazione di Villa Blanc un appuntamento fisso di Confagricoltura, a cadenza annuale. Una sorta di laboratorio permanente sull’evoluzione dell’agricoltura e del settore agroalimentare, da cui trarre le indicazioni per orientare al meglio il lavoro all’interno delle imprese e nell’Organizzazione a tutti i livelli.
I lavori si sono aperti con la relazione introduttiva del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“L’agricoltura e Confagricoltura sono stati e lo saranno sempre di più centrali nell’economia del nostro Paese – ha dichiarato il presidente di Massimiliano Giansanti. Guardiamo con coraggio alle sfide che ci aspettano. Oggi più che mai abbiamo necessità di affrontare il mercato globale ed è per questo che dobbiamo tutelare e valorizzare al meglio il nostro grande made in Italy agroalimentare”.
I lavori di Villa Blanc – organizzati in sessioni plenarie, talk show e tavoli di approfondimento – nella prima giornata si sono focalizzati, in particolare, sul mercato globale. E ovviamente, essendo l’ultima giornata del Regno Unito nell’Unione Europea, si è parlato a lungo del dopo-Brexit.
Quindi si è affrontato il tema della guerra dei dazi Usa-Ue, nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. “Alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leynen abbiamo chiesto l’avvio di un negoziato diretto che consenta di evitare, in prima battuta, i nuovi dazi che, a metà febbraio, potrebbero colpire le esportazioni italiane di vini, olio d’oliva e pasta. E di scongiurare l’inasprirsi delle tariffe su formaggi, salumi, agrumi già in vigore da ottobre. Si parta da qui per trovare un’intesa”.
Per Confagricoltura la via del negoziato è sempre preferibile, ma fissando alcune linee precise: rispetto delle regole europee in materia di sicurezza dei consumatori e protezione delle risorse naturali; difesa intransigente del nostro sistema di indicazioni protette a garanzia dell’origine e della qualità.
Sono seguito talk di approfondimento con rappresentanti delle Istituzioni, della politica, e del mondo imprenditoriale e tavoli di lavoro, a cui hanno partecipato imprenditori e dirigenti di Confagricoltura, stakeholder e docenti della Luiss, incentrati sulle grandi sfide che l’agricoltura è chiamata ad affrontare: innovazione, digitale, territorio, clima, sostenibilità, lavoro, semplificazione, credito, formazione, filiere, made in Italy ed export, Europa.