Anno giudiziario. Roma centro del crimine

ROMA –  «Roma attira le organizzazioni criminali, mafiose e non». È uno dei passaggi della relazione del presidente della Corte d’Appello Giorgio Santacroce nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto.

Una dinamica dovuta, in primo luogo, perchè Roma «è una piazza commerciale di primo piano nello scenario nazionale, specie per quanto riguarda il consumo di droghe, e poi perchè è il centro del potere politico e qui vengono prese le grosse decisioni sui grossi investimenti e sui grandi appalti». Per Santacroce non «può tacersi dei numerosi fatti di sangue verificatisi negli ultimi mesi a Roma e nell’hinterland romano (oltre trenta omicidi dall’inizio del 2011 e non pochi episodi di gambizzazione) che sembrano accendere i riflettori su una provincia da romanzo criminale. Molte aggressioni, per le modalità esecutive e per le caratteristiche soggettive delle vittime, risultano maturate a seguito di contrasti insorti tra gruppi rivali».

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