Sicilia. Tenta di uccidere la badante romena

CATANIA –  Al culmine di una lite scoppiata per motivi passionali, ha inferto diverse coltellate alla propria convivente, una romena di 35 anni, A.B., ferendola gravemente.

Durante l’aggressione, avvenuta nella casa dove la straniera lavorava come badante nelle ore diurne, l’uomo ha ferito al volto anche l’anziana che la donna accudiva, M.B., di 88 anni, che aveva cercato di fermarlo. Protagonista della vicenda, avvenuta a Mineo, nel Catanese, Salvatore Camelia, di 39 anni, che è stato arrestato da carabinieri della compagnia di Palagonia che hanno recuperato anche l’arma utilizzata: un coltello con lama lunga e affilata. L’uomo, secondo gli investigatori in preda a una crisi di gelosia, ha aggredito la convivente nel suo luogo di lavoro, colpendola alla gola, al torace e al volto con un’arma da taglio. La ottantottenne, nel tentativo di difenderla, si è frapposta tra lui e l’uomo, e quest’ultimo l’ha ferita al viso sinistro con il coltello. Le due donne, soccorse, sono state trasferite nell’ospedale di Caltagirone: la romena è stata sottoposta a intervento chirurgico ed è ricoverata con la prognosi riservata; la pensionata è stata medicata e dimessa. Camelia, dopo l’arresto per tentativo di omicidio e lesioni, su disposizione della Procura di Caltagirone, è stato condotto in carcere. È la seconda volta in pochi giorni che nel Catanese si registrano aggressioni a badanti, anche se non direttamente legate alla loro occupazione. Quattro giorni fa a Catania è stata assassinata, colpita ripetutamente alla testa da un corpo contundente, una badante di 51 anni, Lucia Cosentino, mentre dormiva nella casa della ultranovantenne che accudiva. Anche in quel caso si indaga nella sfera privata della vittima.

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