Lodo Alfano. Berlusconi: “Ne chiederò il ritiro”

ROMA – “Non cambia nulla con l’intervento del presidente della Repubblica. A questo punto io chiederò che quella legge costituzionale venga ritirata.

Il lodo Alfano porta con sè un meccanismo farraginoso per l’approvazione e in questo modo serve soltanto a dare fiato alle polemiche strumentali dell’opposizione”. È quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interpellato telefonicamente dal Corriere della Sera. “Questa legge – aggiunge – non è stata una mia iniziativa, ma una proposta del mio partito. Io non sono più interessato a portarla avanti. Non voglio che si dica che faccio leggi ad personam, leggi vergogna. Altro che leggi vergogna! Sono sedici o diciassette anni che vengo perseguitato dai magistrati per fatti già chiariti». «Ho giurato sui miei cinque figli e sui miei nipoti – prosegue il premier – che non sono responsabile di nessuno dei fatti che mi vengono attribuiti». Discorso diverso per la riforma della giustizia messa a punto dal Guardasigilli Alfano: «È un progetto che interessa e non si fermerà, ma ripeto: senza il Lodo che invece verrà ritirato».

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