Cina. Funzionario accusato di corruzione, muore dopo torture

PECHINO – Yu Qiyi, alto funzionario di un’azienda di Stato cinese accusato di corruzione, è morto in seguito alle torture inflittegli dalla polizia per ottenere una confessione: è quanto pubblica il quotidiano cinese Jinghua Shibao. 

I fatti risalgono all’aprile scorso: Yu, arrestato il mese precedente perché sospettato di aver riscosso delle tangenti, sarebbe stato immerso più volte in un bagno di acqua gelida dopo che un primo interrogatorio non aveva dato gli esiti sperati dagli inquirenti.

L’uomo, stando all’autopsia, sarebbe morto annegato; i sei poliziotti incaricati dell’interrogatorio – fra cui cinque membri della commissione di disciplina del Pcc – sono stati incriminati per lesioni violente e saranno processati, secondo quanto pubblica il quotidiano.

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