Caso Ruby. La maggioranza solleva il conflitto di attribuzioni

ROMA – In una lettera inviata al presidente della Camera Gianfranco Fini, i capigruppo di maggioranza, Fabrizio Cicchitto (Pdl), Marco Reguzzoni e Luciano Sardelli (Ir) chiedono di sollevare il conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato sulla base dell’articolo 96 della Costituzione.

Secondo i capigruppo vi sarebbe l’assoluta infondatezza ed illogicità dei capi di imputazione.  “All’Organismo parlamentare – si legge nella missiva – non può essere sottratta una propria autonoma valutazione sulla natura ministeriale o non ministeriale dei reati oggetto di indagine giudiziaria. Nè tantomeno ove non condivida la conclusione negativa espressa dal Tribunale dei ministri – la possibilità di sollevare conflitto d’attribuzioni davanti alla Corte costituzionale – assumendo di essere stata menomata per effetto della decisione giudiziaria, della potestà riconosciutale dall’Articolo 96 della Costituzione». Nella lettera, firmata da Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli, si parla anche di «superficialità» che sarebbe stata dimostrata dai magistrati di Milano. La richiesta di sollevare conflitto è infatti nei confronti della Procura e del gip di Milano che, per il caso Ruby, hanno imputato al premier i reati di concussione e prostituzione minorile.

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