Libia. Le truppe di Gheddafi riconquistano terreno contro gli insorti

TRIPOLI – Le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi hanno intensificato oggi la loro controffensiva per riprendere il controllo delle zone in mano ai ribelli, che a loro volta hanno lanciato un appello alla forze straniere affinché impongano una no-fly zone per fermare l’attacco. Le forze governative, che detengono una supremazia sia sul versante aereo che in termini di carri armati, sembrano aver recuperato terreno nel conflitto che dura ormai da tre settimane e se la loro spinta dovesse proseguire rapidamente potrebbe rendere vani gli sforzi della comunità internazionale per fermare Gheddafi.

Le truppe del rais sono approdate oggi a Ras Lanuf via mare, scortate da carri armati e da raid aerei, con esplosioni e colpi d’arma da fuoco che sono risuonati nel centro petrolifero, teatro di una battaglia tra ribelli e forze governative per il controllo della zona. Un’alta colonna di fumo si è alzata da una cisterna di un impianto petrolifero, come hanno mostrato immagini televisive, dopo che anche canali arabi avevano parlato di raid aerei da parte del governo. I ribelli hanno abbandonato oggi il loro principale checkpoint di Ras Lanuf, spostandolo a 15-20 chilometri sul versante orientale, ma hanno poi detto di aver contrattaccato e costretto le forze di Gheddafi a ritirarsi dall’area residenziale della città.

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