Corteo Vigili arriva in Comune: ‘Marino vattene a casa’

ROMA  – Al grido di «Vergogna, vergogna», «Questa non è politica è monnezza», e «Marino vattene a casa», il corteo dei vigili urbani della Capitale, organizzato dall’Ospol, è arrivato in piazza del Campidoglio.

I manifestanti – molti dei quali con la mascherina antismog, a simboleggiare la «continua esposizione a contesti che compromettono la salute e aumentano le malattie professionali» – prima di raggiungere palazzo Senatorio si sono schierati lungo la scalinata scandendo slogan ed esponendo striscioni, tra la curiosità dei passanti e dei turisti.

 

Sono poi saliti sulla scalinata di palazzo Senatorio e hanno minacciato di «occupare l’aula Giulio Cesare». Oltre alle ormai note questioni relative alla sicurezza dei caschi bianchi, il segretario romano dell’Ospol, Stefano Lulli, ha denunciato «il tentativo dell’amministrazione di associare l’erogazione del nostro salario accessorio alla ‘quantita’» delle nostre prestazioni. Tradotto: più multe facciamo e più verremo pagati«. »Questo- ha aggiunto Lulli- non ci sta bene per due motivi: primo perchè noi siamo un organo che non ha il compito di reprimere, ma di mantenere l’ordine e prevenire. Secondo in questo modo saremmo ancora più esposti alle aggressioni dei cittadini, che ormai sono all’ordine del giorno e noi non abbiamo gli strumenti per contrastarle«.

(Dire)

 

 

 

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