Omicidio Via Poma. Cassazione, mancano prove contro Busco

ROMA  – Vi è una «mancanza di prova» che «fa cadere la certezza della presenza dell’imputato sul luogo del delitto al momento del delitto».

Così la prima sezione penale della Cassazione spiega perchè, il 26 febbraio scorso, ha confermato la assoluzione «per non aver commesso il fatto» di Raniero Busco, che era finito sotto processo con l’accusa di aver ucciso la fidanzata Simonetta Cesaroni, ritrovata morta il 7 agosto 1990 in un condominio di via Poma a Roma. 

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