ROMA – Raniero Busco, condannato a 24 anni di carcere per la morte di Simonetta Cesaroni, ha depositato l’appello contro la sentenza di primo grado del 26 gennaio. In 28 pagine ci sono le motivazioni per contrastare una sentenza che lo ha indicato come ‘la mano’ che il 7 agosto 1990 trafisse con 29 coltellate il corpo dell’allora impiegata della sede romana dell’Associazione degli Ostelli della Gioventù, mentre la ragazza, sua fidanzata, si trovava negli uffici di via Poma. Il processo potrebbe cominciare in autunno.
Via Poma, Busco ricorre in appello
- Super
- Giugno 10, 2011
- 3:02 pm
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