BRUXELLES – La Commissione europea non ha dubbi: Apple dovrà restituire 13 miliardi di imposte arretrate (più interessi) al governo irlandese.
Il fatto è che Dublino quei soldi non li vuole, ma per evitare una procedura di infrazione sarà costretta a fare da esattore. Dopo un’indagine durata quasi tre anni, ieri la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager ha presentato il conto al colosso di Cupertino. L’accusa è di aver ricevuto indebiti aiuti di Stato dall’Irlanda, dunque di aver distorto la concorrenza. Per Apple la verità è un’altra: «Non abbiamo mai chiesto né ricevuto un trattamento speciale» dice l’amministratore delegato Tim Cook, che accusa Bruxelles di «violare la sovranità fiscale degli Stati membri». Il rischio, secondo Apple, è che la decisione «avrà profonde conseguenze sugli investimenti e sui posti di lavoro in Europa».