Mafia. Sequestrati beni per 22 milioni al clan mafioso Madonia-Di Trapani

PALERMO – Duro colpo per il clan mafioso dei Madonia, al quale i carabinieri del Ros hanno sequestrato beni per ben 22 milioni di euro.

I provvedimenti di sequestro, disposti dal Tribunale di Palermo su richiesta della Dda, derivano dall’indagine terminata con l’arresto di esponenti di spicco dell’organizzazione criminale, come i figli del capo mandamento Francesco Madonia. Il patrimonio sequestrato è costituito da aziende edili, attività commerciali, quote societarie, abitazioni, terreni, numerose autovetture. Sequestrato dal Ros anche un cavallo da corsa a cui era stato dato il nome di Irak. La famiglia mafiosa è stata protagonista dell’ascesa dei corleonesi ai vertici di Cosa nostra, tanto che i suoi principali esponenti sono stati ritenuti colpevoli degli omicidi di Pio La Torre, del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, dell’imprenditore Libero Grassi, del funzionario di polizia Ninni Cassarà, ma anche del piccolo Giuseppe di Matteo, il bambino sciolto nell’acido», come spiegano gli inquirenti.

I militari del Ros hanno quindi individuato i prestanome del patrimonio occulto delle famiglie Madonia-Di Trapani nella disponibilità dell’imprenditore Sgadari di complessi residenziali, fabbricati rurali, terreni, magazzini e locali commerciali. L’indagine patrimoniale ha, quindi, documentato dettagliatamente le modalità di accumulo di ingenti patrimoni illeciti da parte della famiglia mafiosa di Resuttana «confermandone la pervasività nell’economia legale», spiegano gli investigatori, secondo cui «l’individuazione dei beni di origine illecita si conferma uno degli obiettivi primari dell’attività della Dda di Palermo per depotenziare le organizzazioni di matrice mafiosa e limitarne la pericolosa forza economica».

 

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