ROMA – Dopo la diffusione dei documenti riservati ad opera di Wikileaks, l’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Navi Pillay, ha chiesto a Washington e Baghdad di aprire un’indagine sulle accuse di torture e omicidi commessi dall’esercito americano durante la guerra in Iraq.
Pillay ritiene che l’indagine rappresenti un passo obbligato per assicurare alla giustizia i responsabili di uccisioni illegali, esecuzioni sommarie, torture e altre gravi violazioni dei diritti umani. Nei documenti gli atti di violenza riconducibili all’abuso del potere sarebbero almeno 400.