Pompei: riapre il Teatro Grande

 

Cultura: il 27 giugno in scena la trilogia di Eschilo

Finalmente una buona notizia per l’immenso patrimonio artistico, archeologico e culturale del nostro Paese. Un settore che dovrebbe essere strategico per il rilancio della nostra economia. Eppure molti siti e monumenti sono in un inaccettabile stato di abbandono e di degrado. Una vergogna per l’identità culturale dell’Italia. Ecco la “good news”. Riapre il Teatro Grande di Pompei dopo il dissequestro disposto dalla Procura di Torre Annunziata. Il 27 e 28 giugno, la Fondazione Inda, Istituto Nazionale Dramma Antico, inaugurerà la riapertura del teatro, portando in scena ‘Orestea’, la trilogia di Eschilo formata dalle tragedie “Agamennone”, “Le Coefore”, “Eumenidi”. E’ la prima volta che, nella sua storia centenaria, l’Inda presenta i suoi spettacoli nella cornice del millenario teatro di Pompei.“Sono felice e orgoglioso -afferma il commissario straordinario dell’Inda Alessandro Giacchetti- che l’Inda sia stata scelta per riaprire il teatro di Pompei. Un evento di portata culturale straordinaria, non solo per Pompei, ma anche per la fondazione, che per la prima volta si presenta in questo scenario suggestivo e, direi, per l’intero Meridione. Un’occasione eccezionale per festeggiare anche al di là dei confini cittadini i cento anni di rappresentazioni classiche. Pompei offre una vetrina internazionale di straordinaria importanza e condivido con il commissario del comune di Pompei Aldo Aldi la speranza di potere ripetere questa meravigliosa iniziativa anche nei prossimi anni. Vogliamo trasmettere un messaggio di speranza attraverso l’arte: in questo momento di crisi la cultura riesce ad unire le eccellenze nazionali ed a valorizzare un patrimonio unico al mondo”. “Finalmente – aggiunge il commissario straordinario del Comune di Pompei Aldo Aldi- dopo anni e anni di inattività posso annunciare la riapertura del teatro grande all’interno degli scavi di Pompei grazie alla collaborazione interistituzionale tra Comune, Sovrintendenza, Regione e Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ne ha disposto il dissequestro. Tutto questo grazie alla collaborazione con l’Inda, che festeggia anche a Pompei il suo centenario. Auspico che questo possa essere l’inizio di una lunga serie di eventi da pianificare all’interno degli scavi nell’interesse economico e culturale della città”.

 

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