UDINE – Dare voce al mondo di Pasolini, composto da due facce, il pubblico e il privato. La poesia ma anche la critica serrata nei confronti della classe dirigente.
E’ con questo obiettivo che la Regione Friuli Venezia Giulia propone una serie di eventi che partono dalla sua terra natale e si dipanano in un percorso che tocca Udine, Pordenone e Trieste. Il programma da ottobre 2015 a marzo 2016 è organizzato da Css Teatro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Cinemazero, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Verdi di Pordenone e Comune di Casarsa della Delizia, per citare i principali artefici, che sono stati inseriti nelle commemorazioni del 40/o anniversario dell’assassinio.
Il 2 novembre, data della morte di Pasolini, è in programma alle ore 11.00 una commemorazione pubblica promossa dal Comune di Casarsa presso la tomba. In quella stessa data, alle ore 20.45, il Teatro Verdi di Pordenone propone un omaggio musicale con un brano di Azio Corghi in prima mondiale e testi di Pasolini per voce recitante, con l’orchestra Filarmonica di Torino diretta da Tito Ceccherini. Gli eventi si susseguiranno prima e dopo tale data.
Tra essi si segnala il Convegno internazionale di studi in programma il 30 e 31 ottobre a Casarsa, in cui si indagano le ragioni del successo di Pasolini nel mondo. Il Css di Udine presenta un progetto fittissimo che parte il primo novembre in contemporanea con due spettacoli: “Non c’è acqua più fresca” con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti e “Fuga Pasolini” di Virgilio Sieni. Il Teatro Rossetti di Trieste dedica una settimana intera, dal 23 al 29 novembre, a diversi eventi, rimettendo in scena “Porcile” con la regia di Binasco e inaugurando una mostra fotografica di Claudio Ernè a cura dell’associazione Cizerouno su “I funerali a Casarsa”. Cinemazero di Pordenone ha infine messo a punto pubblicazioni, mostre fotografiche, videoinstallazioni e rassegne cinematografiche tra cui, il 30 ottobre, “Il Vangelo secondo Matteo. Dal Corpo di Pasolini a Casa Colussi” con archivio sonoro della voce di Pasolini.