Il balletto di Siena incanta il pubblico

SIENA – L’Ateneo della danza e il Balletto di Siena dopo il periodo di Lockdown hanno voluto alleggerire i vissuti dei cittadini con una stagione estiva che, all’insegna dell’energia e della professionalità, non ha tradito le aspettative.

Dal 1 al 12 luglio sulla terrazza dell’Ateneo gli allievi del Centro di Formazione Professionale si sono alternati in spettacoli serali mentre venivano garantite la distanza sociale e le misure di prevenzione importaste dal Coronavirus, portando energia, colore e movimento nello spazio della Scuola Internazionale. 
 
Gli spettacoli hanno spaziato dal balletto classico di repertorio con le coreografie del Maestro Marco Batti fino a brani di Compagnie contemporanee, mostrandoci la versatilità e le capacità tecniche e interpretative del corpo di ballo.
Tutto ha avuto inizio come in una favola, per giungere, fra magici quadri creati dai corpi nei dodici giorni dello spettacolo, alla serata dell’11 luglio, quando la narrazione dal vivo si é concentrato su una fiaba moderna: Il lago dei cigni di Ciajkovskij con le coreografie di Marco Batti e alcuni brani tratti da Camille Granet.
 
Una storia magica di grande dinamicità dove i corpi sono riusciti ad esprimere le emozioni e i vissuti dei personaggi. Una esplosione di vitalità e dinamicità dove i movimenti sono stati capaci di trasportarci in un tempo e in uno spazio al di là di quello in cui ci trovavamo fisicamente. Un rondò di luci e ombre che sono riuscite a riflettere gli stati d’animo di sì personaggi. La bellissima coreografia accompagnata da un flusso continuo di figure che si sono mosse nello spazio quasi volando è riuscita a trasmettere l’intreccio di emozioni durante tutta l’opera spaziando da una sensazione di mistero e inquietudine all’attraversamento della tenerezza per un amore che sembra destinato a non dover essere ricambiato. L’esploit della serata nel celebre brano denominato: “Il passo a due del cigno bianco”, una meraviglia di sensazioni che ha incantato il pubblico presente.
 
Il costume realizzato con cristalli di luce e piume bianche é riuscito a suscitare la sensazione di racchiudere realmente il corpo di un cigno; una scelta che ha reso  giustizia alla fiaba. Luci e tenebre. …tenerezza e paura si sono trasformati in corpi durante la serata creando sculture e arabeschi viventi sullo sfondo di una storia d’amore universale per poi darci un arrivederci allo spettacolo intero ,quando le stagioni teatrali ripartiranno in grande stile e speriamo,  senza Coronavirus. 

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