Metro Urban Museum. Brescia inaugura il primo museo d’arte urbana

La città lombarda continua a reinventarsi, facendo della metropolitana un palcoscenico per l’arte contemporanea. Dal 18 novembre 2024, Brescia diventa ufficialmente la sede del primo Metro Urban Museum d’Italia, un museo d’arte urbana a cielo aperto che trasforma il deposito della metro in un centro di creatività e sperimentazione.

Dopo i precedenti interventi di Luca Font e Demsky, arriva JOYS, artista di fama internazionale, con il progetto “YARDA”. La sua opera si sviluppa su due binari: un treno artistico, decorato esternamente, che viaggia per la città, e un murale monumentale che impreziosisce l’edificio del deposito di via Magnolini 3.

Arte in movimento: il progetto “YARDA” di JOYS

JOYS, noto per le sue geometrie uniche e il lettering tridimensionale, ha scelto tonalità di verde per il murale, integrandolo armoniosamente con l’architettura circostante. Il treno, invece, si trasforma in una tela in movimento, portando l’arte nei luoghi quotidiani dei cittadini.

“Il progetto di Metro Brescia mi ha ispirato sin dal principio. Creare un ‘treno d’arte viaggiante’ e un’opera su larga scala all’interno del deposito rappresenta una grande soddisfazione,” ha dichiarato l’artista.

Il termine “YARDA”, ispirato al gergo dei writer, richiama un luogo di incontro e creatività, dove lasciare un segno indelebile. La “A” finale italianizza il termine, connettendo la cultura del graffitismo alle moderne espressioni artistiche urbane.

Un museo che celebra la cultura urbana

Il progetto Metro Urban Museum è nato nel 2023 per celebrare il decennale della metropolitana bresciana e l’anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura. Con l’opera “Connessioni” di Luca Font, il deposito è stato trasformato in una superficie murale di 400 mq, mentre i vagoni sono diventati treni artistici che raccontano mobilità e sostenibilità attraverso colori vivaci e geometrie minimaliste.

A giugno 2023, Demsky ha ampliato il progetto con “Hypr Metrobot™”, ispirato ai videogiochi arcade. La sua esplosione di forme e colori digitali ha aggiunto un’estetica innovativa agli edifici del deposito.

JOYS: un nome, uno stile

Cristian Bovo, in arte JOYS, è nato a Padova nel 1974 e si è fatto conoscere dagli anni ’90 come writer. La sua arte è un mix di lettering geometrico e tridimensionalità, che si fonde con l’architettura, trasformando spazi urbani in opere d’arte. JOYS ha esposto le sue creazioni in città come Shenzhen, Washington DC e Seoul, confermando la sua rilevanza nella scena artistica internazionale.

Con il Metro Urban Museum, Brescia non solo celebra l’arte urbana, ma ridefinisce l’interazione tra patrimonio, spazio pubblico e contemporaneo, offrendo ai cittadini un’esperienza culturale unica, dinamica e quotidiana.

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