Corre l’anno 1974 e la Sartoria Canova, situata in una elegante palazzina lontana dal traffico e dai quartieri popolari di Roma, è impegnata nell’impresa di completare a tempo di record i costumi di un kolossal cinematografico ambientato nel Settecento.
Il grande laboratorio artigianale – creato e guidato con intransigenza da Alberta (Luisa Ranieri) e da sua sorella Gabriella (Jasmine Trinca), che ad Alberta rimprovera l’irascibilità con cui tratta le lavoranti, le quali invece che scappare si sottomettono, non solo per necessità ma per amore di un lavoro che vivono come missione – diventa microcosmo attraverso cui raccontare le prime donne e le maestranze femminili del cinema, quelle che dietro le quinte sono preziose come diamanti per la realizzazione di un film.
In questa cerchia palpita tutto ciò che piace al grande pubblico: gli amori e le figlie perdute che impediscono la serenità del presente, la soubrette che non ha fatto fortuna ma si reiventa cuoca con passione (Mara Venier), la sarta che subisce le violenze del marito ma riceve protezione dalle colleghe, la ragazza di talento assunta quando meno se lo aspetta, le dive che non si sopportano e alla fine si scoprono solidali (Carla Signoris e Kasia Smutniak).
Quel mondo che ci piacerebbe fosse tale: lo stesso Ferzan Ozpetek ha ammesso in conferenza stampa che l’abnegazione al lavoro delle costumiste è soprattutto frutto di fantasia. Una categoria professionale che il regista ha frequentato da giovane, negli anni 70-80, della quale esalta la creatività, il contributo spesso sottovalutato per la realizzazione di un’opera, esempio della ricchezza umana del genere femminile.
Ma se da una parte c’è la volontà encomiabile di raccontare attraverso ben diciotto attrici di sicura professionalità un mondo cinematografico spesso in ombra, omaggio a chi ha fatto la più grande rivoluzione della storia recente. ovvero la donna, dall’altra il taglio favolistico, con lontani echi di telenovela e situazioni già viste, rende meno vivo, meno autentico, il ritratto sociale.
Regia di Ferzan Ozpetek. Con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa (II), Sara Bosi. Genere Commedia, Drammatico, – Italia, 2024, durata 135 minuti. Uscita cinema giovedì 19dicembre 2024 distribuito da Vision Distribution