Cinemavvenire. Week-end antropologico 9-10 novembre: padri e figli

ROMA – Al Borgo di Tagliata sabato 9 e domenica 10 novembre Cinemavvenire e Movimento per la vita come opera d’arte organizzano un wek-end antropologico e di sophia art sul tema “Padri e figli. Un dialogo per reinventare i valori”.

 

Oggi padri e figli sembrano ignorare come rapportarsi tra di loro, entrambi orfani dei ruoli che per secoli hanno guidato la loro relazione. Oggi allora, per quanto riguarda il tema che vorremmo esplorare, che significa essere padre? Da una osservazione generale potremmo affermare che alcuni padri si chiudono in figure stereotipate di autorità priva di credibilità, altri si pongono come figli dei propri figli (o amici, il che è lo stesso) per il bisogno di essere compresi ed approvati, mentre altri ancora abdicano sfuggendo alla relazione. E i figli? Appaiono divisi tra un bisogno che sembra non avere fine, alimentato dalla mancanza di speranze e di prospettive di lavoro, e una pretesa, sempre più precoce, di autonomia e libertà, senza responsabilità. Alcuni allora si rifugiano nel conformismo, altri si arrendono al nichilismo, mentre anche le forme della ribellione appaiono prive di una prospettiva. Questa distanza, questa mancanza di rela zione, ci privano sia del passato che del futuro e ci consegnano ad un presente senza scopo e perciò dominato soltanto dal principio del piacere. Come ritrovare allora la relazione tra padri e figli, senza nostalgia del passato, ma aperti con fiducia al futuro? Un futuro in cui questa relazione fondamentale si possa ricostruire sulla base di un dialogo, in cui ognuno sia in grado di riconoscere il bisogno dell’esistenza dell’altro, per re-inventare insieme, di volta in volta, i valori necessari allo sviluppo della vita. Ci interrogheremo su questo tema, prendendo spunto dal film Gran Torino di Clint Eastwood.

 

Ore 14.30 – Iscrizione al laboratorio e assegnazione delle stanze.
ore 15.00 – proiezione del film Gran Torino di Clint Eastwood.
Walt è un vecchio lupo solitario. Dopo il funerale della moglie, allontanati figli e nipoti, di cui non sopporta l’ipocrisia, si ostina a vivere da solo nella vecchia, grande casa, con l’unica compagnia del suo cane. Il sobborgo di Detroit, dove egli vive da tanti anni, si è andato via via spopolando degli operai americani, per riempirsi di immigrati di diverse etnie e questo Walt non lo tollera, a tal punto che fa dell’astio nei confronti dei diversi da sé la propria ragione di vita. In realtà Walt Kowalski è un veterano della guerra di Corea ed il suo disgusto per gli altri e per la vita nasconde il senso di colpa per aver ucciso degli uomini in guerra.
Ma la vita gli riserva una sorpresa il giorno in cui Thao, giovane vietnamita di etnia Hmong, spinto da una gang di teppisti, cerca di rubare, senza successo, la splendida Ford Gran Torino, che Walt custodisce gelosamente nel proprio garage. In questa circostanza succede qualcosa di nuovo: quando i teppisti cercano con violenza di costringere Thao a portare a termine il furto, Walt interviene imbracciando il fucile, sì per proteggere il proprio spazio, ma anche per difendere il ragazzo dal sopruso.
La famiglia e tutto il vicinato dimostrano gratitudine secondo la loro tradizione, colmando Kowalski di doni e costringendo il giovane Thao a riparare il tentato furto con una settimana di lavoro presso di lui.
La settimana di convivenza forzata fa comprendere a Walt come i valori più profondi in cui crede si ritrovino più nel ragazzo e nella sua famiglia, da lui ritenuti diversi, piuttosto che nella sua propria famiglia o in tanti americani di oggi. Il vecchio ed il giovane iniziano così a costruire una relazione fondata sulla reciproca stima, una relazione ricca della sensibilità di Thao e della forza di Walt.
La rabbia ed il disprezzo di Walt via via si trasformano in affettuoso interesse, anche grazie a Sue, la sorella di Thao, per poi diventare protettivo spirito paterno, fino ad arrivare al dono di sé per il superamento della violenza e della sopraffazione.
Il gesto estremo che egli compie è la possibilità di una testimonianza paterna, anche in tempi oscuri come i nostri; la possibilità di una eredità di giustizia basata sul superamento della vendetta e sui valori fondamentali della vita come la libertà, la dignità, la verità e la bellezza. Valori riscoperti e rinnovati grazie al confronto ed al dialogo, nutriti da una fiducia ed un affetto crescenti, tra Walt e Thao, con l’aiuto della saggezza femminile di Sue.
Ore 17.30 – pausa.
Ore 18.00 – dibattito antropologico.
Ore 20.30 – cena.
Ore 22.00 – La festa del papà – gioco condotto dai tirocinanti della scuola di Art-Counseling di Cinemavvenire.

 

DOMENICA 10
Ore 9.30 – inizio dei lavori.
Tema del giorno: Verso una nuova relazione padre-figlio.
Prima tappa: Padre padrone: ” Io Sono la Tua Legge” : ovvero la tua vita è mia.
Seconda tappa: Il padre evanescente: Bastano una domenica al cinema e quindici giorni di vacanza l’estate?
Terza tappa: Il viaggio di Ulisse – il viaggio di Telemaco: “Io mi riconosco e mi amo – Io ti riconosco e ti amo”.
 

 

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