Jessica Lange: da King Kong a due Oscar

 

La diva hollywoodiana, moglie di Sam Shepard, ha compiuto 65 anni

“Quando impari a non volere in modo disperato le cose, la vita ti arriva.”

(Jessica Lange)

MILANO – Prima di intraprendere la carriera di attrice che l’avrebbe fatta conoscere in tutto il mondo, calcò le passerelle come fotomodella. La sua bellezza, poco più che ventenne, all’inizio degli anni ’70, era semplicemente folgorante. In quasi quarant’anni di carriera ha vinto due Oscar e cinque Golden Globe. Jessica Lange, è ormai una matura attrice e produttrice con alle spalle una carriera ricca di film di successo e al suo fianco un artista del calibro di Sam Shepard, attore, commediografo e scrittore di altissimo livello. Sin dal suo debutto la giovane Jessica mise in chiaro le sue qualità seduttrici, il suo sguardo magnetico che ricordava vagamente quello della Monroe. Si cimentò spesso in ruoli di donne fragili, insicure in un mondo dominato dagli uomini. Non sfigurò affatto recitando a fianco di un ottimo attore quale Jeff Bridges. 

Nello spazio di una notte, quella della prima di “King Kong”, Jessica Lange conquistò il suo posto a Hollywood, stretta fra le dita dello scimmione cinematografico, e contemporaneamente rischiò di perderlo: il remake del classico del 1933 realizzato nel 1976 dal produttore Dino De Laurentiis venne stroncato dalla critica e lei dovette aspettare diversi anni per avere una seconda, grande opportunità. 

La Lange non si perse d’animo, studiò recitazione due anni in Francia. Nel 1979 ottenne un ruolo in “All that Jazz” di  Bob Fosse, in cui apparve decisamente maturata dal punto di vista recitativo. Il film che la trasformò definitivamente in diva fu “Il Postino suona sempre due volte” (1981) di Bob Rafelson. Il suo personaggio di “dark lady” seduttiva con un alto tasso erotico è entrato nella storia del cinema.

La sua carriera è proseguita in accelerazione con ruoli di donne forti e, fra tanti primati, vanta quello insolito di una doppia candidatura all’Oscar nello stesso anno, il 1983, come protagonista di “Frances”, sulla vita movimentata e disperata dell’attrice Frances Farmer, e come non protagonista in “Tootsie”. La statuetta le fu assegnata per il ruolo nella commedia con Dustin Hoffman.

Negli anni successivi si susseguono “Country”( 1984 ), “Sweet Dreams” (1985) e “Music Box” (1989). Un secondo Oscar, questo da protagonista, arriva con “Blue sky” (1994) dove impersona la moglie maniaco-depressiva di un militare interpretato da Tommy Lee Jones.

Più recentemente Jessica Lange ha spiccato in produzioni indipendenti come “Broken Flowers” (2005) di Jim Jarmush e, nello stesso anno, “Non bussare alla mia porta” di Wim Wenders dove divideva lo schermo, come già la vita privata, con Sam Shepard. Lei e Shepard (attore, scrittore e regista) si erano incontrati nei primi anni ’80 durante le riprese di “Frances” quando lei, pur ancora sposata con il fotografo spagnolo Paco Grande, attendeva un figlio del suo compagno di allora, la stella del balletto Mikhail Baryshnikov.

Un figlio e una figlia sarebbero poi venuti proprio dal legame con Shepard, un legame tenuto ben al riparo dai riflettori della stampa e che si era già praticamente sciolto quando un portavoce dell’attrice confermò ufficialmente la loro separazione nel 2011. Jessica Lange ha poi girato “The Vow” (2012) e “In Secret” (2013). In televisione, dove aveva esordito nel 2007 con il film tv “Sargent”, l’attrice ha partecipato dal 2011 alla pluripremiata serie “American Horror Story”.

 

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