Cannes 2014. Più buio di mezzanotte. La transessualità alla “Semaine de la critique”

ROMA – Davide ha quattordici anni e non è un adolescente come gli altri: ha un corpo delicato ed effeminato.  La sua vita, con un padre violento e una madre amorosa ma inerme, è difficile.

Quando scappa di casa sceglie come rifugio il parco più grande di Catania: Villa Bellini, dove vivono coetanei emarginati, transessuali, come lui fuggiti dalle rispettive famiglie, dediti alla prostituzione. Accettato dal gruppo, Davide sembra ritrovare un equilibrio affettivo… ma non è così:  la sua diversità sessuale, definitivamente scoperta, è una frattura dolorosa tra lui e la possibilità d’integrazione familiare e sociale.

“Più buio di mezzanotte”, in concorso alla Semaine de la Critique  a Cannes e attualmente nei nostri cinema, parte da una storia vera, quella di Davide Cordova, in arte Fuxia, animatore del Muccassassina di Roma. “Abbiamo eliminato i fatti più estremi e mantenuto quelli più poetici”, ha detto il regista Sebastiano Riso, classe 1983. Accompagna il film sulla Croisette il vero Davide, che oggi ha 46 anni e tiene a dire: “Sono fiducioso che vedendo questo film altri genitori riescano a comprendere che a prescindere da ogni diversità un figlio va amato e coccolato. L’amore è quello che ci dà la forza di andare avanti”. 

 

 

Più buio di mezzanotte – Trailer

 

 

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