ROMA – Le vent se leve. Il faut tenter de vivre. Citando Paul Valery il maestro Mijazaki fa incontrare i due protagonisti della sua ultima e bellissima opera cinematografica Si alza il vento e si congeda così con la prima dedicata ad un pubblico di adulti, la prima dove il maestro parla di sogni che si realizzano portando invece che gioia, delusione e amarezza, il primo dove il protagonista è un eroe diciamo passivo e che ha in sé tante caratteristiche di Mijazaki stesso, dal vizio del fumo, all’idealismo pieno di contraddizioni.
In Si alza il vento Mijazaki racconta la storia lunga trent’anni di Jiro Horikoshi, progettista di aerei realmente esistito, nato nei primi del 900, da quando ragazzino sogna Gianni Caproni, pioniere dell’aviazione italiana, con cui parla di aerei e sogni, fino all’incontro con Nahoko, la giovane donna della sua vita, che avviene su un treno che sta portando il nostro protagonista all’università e che Jiro salverà dal terremoto di Tokio, in una scena magnifica, e che continua fino alla sua assunzione nella fabbrica Mitsubishi, in cui il suo talento fiorisce. E mentre lui è impegnato a progettare aeroplani, l’impero giapponese si avvia verso la distruzione. Mijazaki quindi, racconta la vita di un uomo dedito al lavoro, e a perseguire tenacemente il suo sogno, senza farsi distrarre da nulla, anche dal suo amore, tanto è vero che non farà nulla per ritrovarlo dopo il terremoto, ma attenderà che sia il destino a dargli l’occasione, la possibilità e in tutta questa successione e crescita del nostro protagonista , il maestro, racconta anche come in qualche modo i sogni una volta realizzati possono portare amarezza, e dolore, e prendere una direzione diversa da quello che era l’aspirazione del sogno. Infatti gli aerei progettati da Jiro, chiamati Zero, nel 1940 saranno i migliori aerei da caccia del mondo. Ma non avranno niente di poetico, niente del sogno magnifico di volare, porteranno solo morte e disperazione e saranno gli aerei usati dai kamikaze.
Un epopea fantastica in cui Mijazaki, racconta con dovizia di particolari, quasi tutta la storia del Giappone: dal terremoto del 1923, alla depressione, alla povertà, alle malattie, alla soppressione della libertà di parola fino alle guerre.
Un film da non perdere, che per scelta della LuckyRed è stato distribuito con ben 200 copie ma solo per 4 giorni fino a Martedi 16 Settembre. Affrettatevi!