Gli Oscar dell’era Trump all’insegna delle gaffes

Miglior film “Moonlight” di Barry Jenkins, a Emma Stone e Casey Affleck le statuette per gli attori. Miglior regia Damien Chazelle per “La La Land”

Nella prima serata degli Oscar dell’era Trump, non poteva non mancare un’imbarazzante gaffe: al leggendario Warren Beatty è stata consegnata la busta sbagliata per il miglior film. Il grande attore e regista premio Oscar legge con enfasi il miglior film “La La Land” ma in realtà la statuetta è per “Moonlight”. Attimi di evidenti imbarazzi, mezzi sorrisi e l’autore di “Reds”, infine annuncia il film giusto, ovvero “Moonlight” di Barry Jenkins. Per il resto la serata è andata come sempre con il vero mattattore, il presentatore Jimmy Kimmel che ha scherzato sulla gaffe con Warren Beatty: “Cosa è successo? Warren Beatty, cerca di spiegare: “Nella busta c’era scritto Emma Stone per La La Land”. Jimmy Kimmel scherza: “E’ colpa mia, sapevo che avrei rovinato tutto prima della fine. Buonanotte a tutti, prometto di non tornare più”.

Grande delusione per l’Oscar mancato per “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, un’opera originale e struggente ricca di umanità e poesia visiva.

Il miglior film è “Moonlight”,operasuddivisa in tre atti che corrispondono alle fasi cruciali della crescita del protagonista Chiron, bambino, ragazzo, uomo, “Moonlight” coniuga il tema forte delle difficili condizioni di vita per chi nasce con il marchio di emarginato in luoghi dove la delinquenza è quasi una scelta obbligata (in questo caso un quartiere malfamato di Miami) con la questione razziale e con la discriminazone sessuale.

L’Oscar per il migliore attore è andato al protagonista di “Manchester by the sea”, Casey Affleck, artista di rara sensibilità, fratello minore del più noto Ben Affleck. Viola Davis e Mahershala Ali hanno conquistato le loro prime statuette, per i loro ruoli da non protagonisti nei film “Barriere” e “Moonlight”, sul razzismo e la discriminazione contro gli afroamericani.  Successo invece per la coppia di truccatori Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, Oscar per “Suicide Squad”. E’ andato a “Il Cliente” del registra iraniano Asghar Farhadi l’Oscar come miglior film straniero. E qui altra brutta figura per gli Stati Uniti d’America. Il regista non era presente alla cerimonia di consegna degli Academy Awards per protesta contro il bando anti-immigrazione del presidente Donald Trump da sette Paesi a maggioranza islamica, compreso l’Iran. Ad annunciare il vincitore sul palco, Charlize Theron e Shirley McLaine che hanno letto un messaggio del regista accolto con una standing ovation. “La mia assenza è dovuta al rispetto per i miei concittadini e per quelli degli altri 6 Paesi che hanno subito un affronto a causa di una legge disumana che ha impedito l’ingresso negli Stati Uniti agli stranieri – ha dichiarato – dividere il mondo tra noi e gli altri, ‘i nemici’, crea paura e una giustificazione ingannevole per l’aggressione e la guerra…il cinema può catturare le qualità umane, abbattere gli stereotipi e creare quell’empatia che oggi ci serve più che mai”

Elenco dei Premi Oscar:

Miglior film Moonlight, scritto e diretto da Barry Jenkins

Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land

Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the Sea

Miglior regia a Damien Chazelle per La La Land

Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight.

Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere

Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.

Miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.

Miglior canzone va a “City of Stars” di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land.

Miglior colonna sonora a Justin Hurwitz per La La Land.

Miglior fotografia a Linus Sandgren per La La Land.

Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák

Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara

Miglior montaggio a John Gilbert per “La battaglia di Hacksaw Ridge”.

Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per “Il libro della Giungla”.

Miglior scenografia a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land.

Miglior film d’animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard

Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.

Miglior film straniero a Il cliente (Forushandeh) di Asghar Farhadi (Iran).

Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival

Miglior sonoro a Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per “La battaglia di Hacksaw Ridge”

Miglior documentario a “O.J.: Made in America”.

Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli.

Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad

Alessandro Ceccarelli

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