«Tina è una moderna Amélie che vive in un mondo fantastico, pur essendo sempre conscia della sua realtà». A dirlo è l’impareggiabile Lunetta Savino impegnata sul palco del Piccolo Eliseo a Roma con “Non farmi perdere tempo: tragedia comica per donna destinata alle lacrime”.
In apparenza, è un monologo ambientato tra quattro mura, con minimi spostamenti: il pianerottolo, lo studio medico, le scale. In realtà, sono pindarici i viaggi che la protagonista intraprende con la fantasia, nel tentativo di rendere interessante la sua esistenza, sottoposta a numerose limitazioni causate dalla sindrome di Werner: una malattia genetica che determina un invecchiamento precoce trasformando i suoi 27 anni in 60 effettivi, senza risparmiarle cataratta, diabete, pelle cadente, calvizie e altri disturbi della terza età. Ma non è di certo il male a far perdere l’entusiasmo a Tina, che tenterà di sfruttare al meglio gli anni che le restano, per esaudire i sogni rimasti in sospeso e dirimere annose controversie familiari.
Vive da sola con la sua domestica ucraina Oxana, presente soltanto attraverso le invettive colorite di Tina sempre pronta a rimproverarla per i suoi abiti succinti, il suo spettegolare e la poca propensione al lavoro, salvo poi elogiarla quando assente. E poi c’è Maria, non una vera e propria amica: un’assistente sociale, in verità, con cui la protagonista si sfoga, raccontando i suoi affanni e i desideri più reconditi. E infine Riccardino: il bambino della vicina, che incontra sul pianerottolo, con la porta socchiusa – nascosto allo sguardo del pubblico – con cui intesse un rapporto materno fatto di nomignoli e giochi di fantasia.
Non un vero e proprio monologo, ma più dialoghi intessuti nella tela della quotidianità con personaggi reali ma invisibili, evidenti solo attraverso le parole della protagonista: talvolta amare, talvolta allegre, talvolta inquiete.
Vivacità, determinazione e follia animano Tina – interpretata da una poliedrica Lunetta Savino – che riesce a commuovere e rallegrare, non senza un velo di malinconia per la lotta continua contro il poco tempo a disposizione, ricordando a ciascuno il valore immenso della vita e della libertà di poterne godere a piacimento, senza limiti o condizionamenti.
Piccolo Eliseo fino all’8 dicembre
“Non farmi perdere tempo”
tragedia comica per donna destinata alle lacrime
scritto e diretto da Massimo Andrei
con Lunetta Savino
Scene Daniele Stella
Costumi Annalisa Ciaramella
Musiche Claudio Romana
Video Lorenzo Letizia