“Il futuro siamo noi”, piccoli uomini spingono verso un mondo nuovo

A guardare il docufilm “Il futuro siamo noi” di Gilles de Maistre, per associazione d’idee viene in mente il titolo di un famoso romanzo di Elsa Morante “Il mondo salvato dai ragazzini”: esce nelle sale il 13 maggio e narra le vicende di un gruppo di bambini provenienti da tutte le parti del mondo, premiati con il riconoscimento dell’UNICEF, in lotta per i propri diritti e per quelli delle persone in difficoltà.

Sono José, Arthur, Aissatou, Heena, Peter, Kevin e Jocelyn. Gilles De Maistre seguendoli nella loro giornata d’impegno per il futuro, mette in luce lo sforzo di una generazione nuova che spinge il mondo verso l’istruzione, l’ecologia, la solidarietà. 

Lo spettatore è condotto In India, a Nuova Delhi, e viene a sapere che Balaknama, in Italiano “La voce dei bambini”, è un giornale scritto da piccoli che vivono e lavorano per strada: mensile che tocca i loro numerosi problemi. Heena, 11 anni, è una di questi reporter e fa anche lezione ad alcuni analfabeti.  In Guinea, Aissatou di 12 anni, è impegnata nella battaglia contro la violenza sulle donne, in particolare contro i matrimoni combinati e le spose bambine. In Francia, a Cambrai, Arthur, dieci anni, vende i suoi dipinti per poter acquistare cibo e vestiti per i senza tetto. Negli Stati Uniti, a Los Angeles, Khloe ha creato un’associazione che prepara borse contenenti prodotti per l’igiene e generi di prima necessità per chi vive per strada. In Bolivia un gruppo di bambini lavoratori, occupati principalmente nelle miniere e nelle fabbriche di mattoni, ha organizzato un sindacato per tutelarsi dai datori di lavoro abusivi.

José Adolfo andava a scuola nella città di Arequipa, in Perù, quando osservando come alcuni compagni di classe non avessero né materiale didattico, né colazione, ma il cestino della spazzatura traboccasse di carta e bottigliette di plastica, a sette anni ha avuto l’idea di fondare una banca ecologica attraverso la raccolta dei rifiuti, in modo da difendere l’ambiente e mettere insieme qualche soldo. Portando cinque chili di rifiuti riciclabili i bambini potevano aprire un conto e per mantenerlo aperto continuare con almeno un chilo al mese. Come ricompensa ricevevano una moneta per acquistare prodotti direttamente dalla banca o cambiarla con dei soldi veri. A distanza di sei anni sono circa 3000, dagli 8 ai 10 anni, coinvolti in questo progetto. Come dice José: “Siamo il futuro ma anche il presente”.

“Il futuro siamo noi”, distribuito da Officine UBU, si avvale del patrocinio del Comitato Italiano per UNICEF Italia e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

IL FUTURO SIAMO NOI
titolo originale:
Demain Est À Nous / Forward

un film di: GILLES DE MAISTRE

Documentario Francia – 2019 – 85 min.

Con la partecipazione di

JOSÉ ADOLFO 13 ANNI – AREQUIPA, PERÙ
ARTHUR
10 ANNI – CAMBRAI, FRANCIA
AÏSSATOU
12 ANNI – CONAKRY, GUINEA
HEENA
11 ANNI – NUOVA DELHI, INDIA
KEVIN, JOCELYN E PETER
10, 12 E 13 ANNI – POTOSÍ, BOLIVIA

Cast tecnico

Regia GILLES DE MAISTRE

Montaggio MICHELE HOLLANDER

Musiche originali MARC DE MAIS

Missaggio sonoro VINCENT COSSON

Prodotto da: GILLES DE MAISTRE; CATHERINE CAMBORDE; JEAN – FRANÇOIS CAMILLERI
PHILIPPE DE BOURBON; YVES DARONDEAU; SERGE HAYAT; EMMANUEL PRIOU

JOSÈ – Perù

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