Una donna promettente: stupefacente thriller psicologico contro la violenza di genere

E’ uscito il 24 giugno nei cinema italiani: “Una donna promettente” della regista esordiente Emerald Fennel, con la partecipazione dell’attrice Carey Mulligan, già vincitrice del Gran Premio della Giuria a Cannes nel 2013.

Una pellicola, presentata nel 2020 al Sundance Film Festival – la kermesse indipendente del cinema americano – e che ha iniziato la propria scalata nell’indice di gradimento degli addetti ai lavori e della critica, facendo incetta di nomination e riconoscimenti. Il film, già campione di incassi negli Stati Uniti, ha vinto l’Oscar per la “migliore sceneggiatura originale” e si è aggiudicato anche 2 Bafta (Premi del cinema britannico) come” miglior film” e migliore scenografia e molti altri premi, tra i quali i 2 Critics Choice Award: uno come migliore attrice all’eccelsa Carey Mulligan e l’altro, sempre, alla sceneggiatura originale. E in effetti, è il soggetto, a cura di Emeral Fennel così come la regia, a puntare dritto al cuore dello spettatore, che ne rimane favorevolmente impressionato, sia per l’originalità del tema, che per la struttura a capitoli, iperbolicamente concepita per accrescere la suspense. 

Inizialmente, il plot sembra concentrarsi unicamente sulle vicende personali di Cassie: una ragazza trent’enne disagiata, che lavora in un bar e vive ancora coi genitori, intenzionata a vendicarsi di tutti gli uomini che stuprano le donne con la scusa dell’ubriachezza. E per mettere in atto il suo progetto, ogni fine settimana si lascia abbordare in un locale fingendosi sbronza, per poi riprendersi miracolosamente prima dell’abuso, spaventando a morte il pervertito di turno sotto la minaccia di azioni legali, al fine di impedire il ripetersi di questi comportamenti illeciti, risultato di una cultura patriarcale e maschilista.

Durante la visione, il regista inizia progressivamente a svelare alcuni indizi – grazie a una struttura narrativa in capitoli e con un voluto effetto iperbolico – che fanno intuire che dietro il comportamento di Cassie si cela molto altro: un trauma non superato per la perdita di una persona cara e il dispiacere per l’ingiustizia da lei subita. La protagonista, un’ex brillante studentessa in medicina con un promettente futuro, non architetta questo piano per vendicare se stessa, ma la sua amica del cuore Nina, che ha subito uno stupro di gruppo, sotto l’effetto di alcol e sostanze somministratole con l’inganno, da parte di studenti in vista aderenti a note confraternite universitarie. Un atto gravissimo ripreso con i cellulari e reso virale all’interno della comunità universitaria: un’onta che l’amica non è riuscita mai a superare, né fisicamente né psicologicamente, sino alle più tragiche conseguenze… Un episodio che ha segnato inevitabilmente anche la vita della migliore amica, Cassie, tanto da spingerla ad abbandonare l’ambiente accademico ritenendolo corrotto, per aver lasciato impuniti i responsabili. E Cassie, dapprima disillusa e rassegnata a una vita senza scopo, concepisce un piano per consegnare finalmente alla giustizia i responsabili, grazie all’incontro sentimentale con Ryan, un ex compagno universitario ora affermato pediatra, che le offre la copertura perfetta per tornare sui luoghi del malfatto. 

E dopo un incipit da commedia, il film rivela a poco a poco la sua anima dark – grazie a una sceneggiatura concepita come un ordigno esplosivo perfetto – e assume i connotati di un thriller psicologico, senza negarsi un tocco di romance, la suspense e l’amaro in bocca per una società ancora maschilista e irriguardosa verso i diritti della donne, qui costrette a indossare i panni del giustiziere per ottenere un equo processo per stupro. Un film ideologico che attacca il moralismo americano e il suo stereotipato conformismo, criticando indirettamente anche il mondo delle confraternite, spesso un vero e proprio covo di vizio senza freni. Un finale geniale e fuori dagli schemi, inatteso come il meritato successo di “Una donna promettente” che intrattiene pur educando le coscienze. 

“Una donna promettente”: Promising Young Woman.  Un film di Emerald Fennell. Con Carey Mulligan, Bo Burnham, Laverne Cox, Clancy Brown, Jennifer Coolidge. Durata 108 min. – USA  2020. – Universal Pictures, in uscita giovedì 24 giugno 2021.

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