“Bocche inutili” di Claudio Uberti: dal 25 al 29 aprile film-evento, inno alla donna

Le bocche inutili del titolo sono quelle delle donne internate in un campo di concentramento nazista, a Fossoli, in Emilia, anticamera del campo di sterminio dove sono destinate, ultima tappa del viaggio di dolore e di tormento iniziato a Roma con il rastrellamento nel ghetto di migliaia di ebrei.

Le bocche di quelle donne sono inutili per gridare, invocare pietà, pregare o parlare: nessuno le ascolta perché i carcerieri nazisti hanno solo l’ordine di usare sulle detenute ogni tipo di violenza, non di ascoltarle. 

Ma quelle bocche, comunque, sono invece fondamentali nel piccolo universo femminile rinchiuso nel lager di Ravensbruck, dove le attende non il forno crematorio di Auschwitz ma ugualmente la morte di stenti e di plotone di esecuzione. Ma prima, sui tavolacci sui quali si arrampicano per dormire o nascondere i loro piccoli, miseri tesori, un pezzo di pane, una ciocca di capelli, uno straccio per coprirsi, e davanti alle finestre che sono l’unica apertura sul mondo che le circonda, fra quelle donne, alcune giovanissime, altre meno, nasce uno spirito di solidarietà e d’amore per il prossimo che solo le donne sanno esprimere nel momento del dolore più intenso. E in quel luogo di morte, nasce anche la vita: una giovane ebrea rimasta sola al mondo si scopre incinta e si confida con le altre, che la aiutano ad affrontare una situazione disperata.

Il film, che esce sugli schermi in occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia settentrionale dal giogo nazi-fascista, è un inno alla donna: il regista Claudio Uberti, 47 anni, bresciano, già collaboratore di Lina Wertmuller, ha avuto in questo la mano felice, i volti delle sue interpreti sono tutte particolarmente efficaci. Interamente girato a Fossoli, l’ex- campo di concentramento vicino Carpi, in Emilia, diventato Museo del Deportato, il film ha un impianto teatrale: dalla prima all’ultima inquadratura si svolge nella baracca, con rare uscite all’aperto nelle scene d’azione. Tuttavia colpisce per l’intensità del ritmo narrativo al quale non è mai concesso di stemperare l’angoscia che segna volti quanto mai espressivi. Sono quelli delle interpreti: Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina,  Nina Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano, Sara Zanier, Lavinia Cipriani, e Patrizia Loreti, tutte meritevoli di plauso per l’intensità dell’interpretazione.


Regia di Claudio Uberti. Un film  2022 con Marguerite SikabonyiLorenza IndovinaNina TorresiMorena Gentile. Genere Drammatico – Italia2022, durata 104 minuti. Uscita cinema dal 25 al 29 aprile

 

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