Hysteria ci porta nella Londra del 1880, in cui il giovane dottor Granville, promotore della
nuova scienza medica, si scontra con una classe medica vecchia e bigotta, tanto che per lavorare
deve rivolgersi a degli studi privati, finendo a fare l’assistente al Dr. Robert Dalrymple,
specializzato nella cura dell’isteria. L’Hysteria era allora una facile diagnosi, a cui si ricorreva
indiscriminatamente e che finiva con il comprendere i più diversi sintomi femminili. Una delle
cure previste, fin dal II sec. a.c., era la frizione costante dei genitali femminili, applicata da mani
sapienti di medici zelanti, fino al raggiungimento di quello che noi chiameremmo orgasmo, ma che
nell’Inghilterra vittoriana, in cui alle donne non era riconosciuta la possibilità di provare piacere,
veniva chiamato con termine medico, parossismo.
l giovane dottor Granville si butta a capofitto in questa nuova occupazione e le sue capacità
terapeutica attira subito una nuova e scelta clientela. Ma portare metà delle donne di Londra al
parossismo può essere faticoso e al povero Robert vengono i crampi alle mani: per fortuna in suo
aiuto interviene Lord Edmund, novello Wilde, che applica al problema tutte le sue conoscenze
tecnologiche. Nasce così il martello di Granville.
Hysteria è una commedia brillante e spassosa, con una sceneggiatura che, pur riprendendo fatti
realmente accaduti, si concede il gusto di sottili doppi sensi, senza mai cadere nella volgarità, e
non era facile dato l’argomento. Gli attori sono bravi, a partire da Hugh Dancy, ottimo nella parte
dell’uomo di scienza imbranato.
Hysteria è un vero e proprio film in costume, ben ricostruito, che descrive il secolo del progresso
scientifico e sociale, dove i diritti delle donne sono come i germi, esserini invisibili scoperti da
poco e guardati con scetticismo dai più. E’ fin da quando Ippocrate attribuì l’isteria a migrazioni
dell’utero che la storia di questa malattia è legata a quella dei diritti delle donne, e la piccola
isteria, qui descritta, non andrebbe confusa con quella che veniva chiamata Grande isteria, che
comprendeva sintomi assai più gravi e che fino alle scoperte di Freud e Breuer poteva essere curata
anche con la rimozione chirurgica dell’utero, come viene pure ricordato.
Il film ha la struttura di una commedia romantica, aspetto su cui i maschietti sapranno
soprassedere dato l’argomento, che solo chi è affetto da pruderie definirebbe scabroso, anche se
comunque non vi consigliamo di vedere il film insieme alla cara e vecchia zia suora.
CAST ARTISTICO
Hugh Dancy … Dr. Mortimer Granville
Maggie Gyllenhaal … Charlotte Dalrymple
Jonathan Pryce … Dr. Robert Dalrymple
Felicity Jones … Emily Dalrymple
Rupert Everett … Lord Edmund St. John-Smythe
Sheridan Smith … Molly the Lolly
Cast tecnico
Diretto da Tanya Wexler
Scritto da Stephen e Jonaha Lisa Dyer
Costumi: Nic Ede
Scenografia: Sophie Becker
Fotografia: Sean Bobbit
Montaggio: Jon Gregory