Champions League: va male anche in Francia. Inter, dove sei?

A Marsiglia altra notte amara, Olympique- Inter 1-0. Inutili i tentativi di Ranieri di dare la scossa ad un gruppo demotivato. Il gol francese segnato nell’ultima azione della partita (93′)

ROMA – Una squadra da rifare, questo è poco ma sicuro. Nemmeno l’adrenalina della Champions è riuscita a rinvigorire gli uomini del triplete. E nemmeno la mossa di Ranieri – quella di far giocare fin dal primo minuto Zarate – è riuscita nell’intento di dar fiducia al giocatore con la speranza di poter contare sul suo talento, ormai lontano anni luce. La rete presa allo scadere dell’ultimo minuto di recupero dei tre assegnati, è un po’ la fotografia dell’andamento dell’Inter di questi tempi, sfortuna annessa.

Sicuramente, alcune scelte del tecnico si possono mettere sotto la lente d’ingrandimento, ma a posteriori è sempre più facile. La realtà dice che la situazione è più complessa di quella che si può immaginare. Con tutta la buona volontà, questo gruppo sembra davvero arrivato al capolinea. Non bastano più nemmeno le motivazioni delle gare europee; si è innescato il tarlo della paura che fa commettere errori, prima impensabili, anche i più semplici, come lo stop di un pallone o un semplice passaggio ad un compagno. Per l’Inter di altri tempi, neanche poi così remoti, questo risultato non costituirebbe un ostacolo insormontabile. Riuscire  a realizzare due o tre goal al San Siro non sarebbe un’impresa ardua. Ma in questo preciso momento, dopo le sconfitte in campionato con le ultime squadre in classifica e dopo quella di ieri sera con la squadra, probabilmente, più scarsa di questa fase ad eliminazione della Champions, allora sì che i nerazzurri si possono dichiarare già con un piede fuori dalla competizione. Non sarà facile recuperare il risultato, così come non sarà facile recuperare un gruppo che ormai va alla deriva. L’unica speranza, per i tifosi nerazzurri, è che la ‘pazza Inter’ lo sia anche questa volta, sovvertendo tutti i cattivi pensieri del momento e smentendo chi la dà già per morta.

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