È un romanzo avvincente quello di Sara Sajeva, romana di nascita, todina d’adozione, scrittrice poeta che proietta in ogni forma espressiva – tela, prosa e versi – la sua inesauribile vis espressiva. “Le età infelici” – edito da Castelvecchi – è un romanzo di formazione, che esplora il difficile passaggio dall’adolescenza alla maturità.
Un’adolescenza generazionale che non termina con la maggiore età, ma prosegue di pari passo con l’incertezza lavorativa, familiare e sentimentale: una precarietà di vita che incide sul carattere, sull’umore e sulle scelte. Ed è di questa importante fase che parla questo primo romanzo autobiografico segnando la cesura tra la fragilità e l’autonomia, tra l’incertezza e la consapevolezza, tra il bisogno di amore e la paura di viverlo.
E a fare da cornice a questa trasformazione c’è l’arte: passione vissuta come impellente necessità e unico canale per esprimere i bisogni più inconfessabili e al contempo risorsa consolatoria. Come dichiara tra le righe, citando Flaubert: “Ama l’arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.” Il risultato è un racconto avvincente che descrive gli stati interiori di Sara, sospesa tra insoddisfazione e autolesionismo, in un altalenante chiaroscuro interiore, sino all’incontro salvifico con l’amore della sua vita, Romeo – similmente all’archetipo shakespeariano – muterà le sorti del suo destino, riaprendola alla vita, ai suoi colori e a un rapporto più equilibrato con l’altro sesso.
E spiega Sara l’origine del racconto: «Una serie di appunti raccolti in un diario, ripresi e organizzati molti anni dopo in questo unico testo, arricchito e completato, con l’intento di svelarmi in primis e me stessa e di rassicurare gli adolescenti e i miei figli, in futuro, sui turbamenti tipici di questa trasformazione » . Un testo molto utile anche per i genitori, non solo per i figli, per capire come affrontare quell’età di mezzo, caratterizzata dalla voglia di autonomia, spesso veicolata attraverso ribellione, provocazioni e istinto autodistruttivo. E a tal proposito utile è stato il contributo della Dott.ssa Patrizia Giungato, psicologa e psicoterapeuta psicoanalitico, consulente per lo sportello d’ascolto per adolescenti a Roma, che insieme all’autrice ha offerto, in occasione della presentazione a Todi, un apporto professionale e scientifico delle complesse dinamiche relazionali genitori-figli; oltre alla conoscenza psico-evolutiva della fase adolescenziale.
Un rapporto sinergico che combina l’aspetto letterario a quello terapeutico, per fornire ai genitori uno strumento in più per capire i propri figli e agli adolescenti, i veri protagonisti, un supporto emotivo e psicologico.
Un’iniziativa pregevole, che proseguirà per le altre tappe del territorio italiano, per offrire un’esperienza formativa e insieme una lucida analisi de “Le età infelici”: un racconto ricco di pathos, di emozioni e sensazioni autentiche. Simili e intense come quelle vissute da ciascuno di noi, in quell’età critica, che talvolta perdura ancora oggi. In un’estesa e senza fine adolescenza interiore.