Musica: Donald Fagen, un geniale ‘volo notturno’

Nel 1982 esce il classico ‘Nightfly’, primo album della storia ad essere registrato in digitale

“Un musicista e compositore con il vizio del suono perfetto capace di fondere meravigliosamente l’arte del jazz con l’immediatezza del pop e del soul più raffinato”

Steely Dan e carriera solista

La storia di Donald Fagen è strettamente legata al gruppo dei Steely Dan, una delle prime band statunitensi che grazie alla fusione dei linguaggi del jazz pop, blues e rock, contribuirono in maniera determinante alla diffusione della fusion. Con questa gloriosa band Fagen collaborò dal 1972 al 2003 pubblicando dieci album in cui suonarono musicisti eccellenti come Walter Brecker, Larry Carlton, Jeff Porcaro, Lee Ritenour, Steve Gadd, Peter Erskine, Victor Feldman e tanti altri. Gli Steely Dan fecero da avanguardia a gruppi come gli Yellowjackets, gli Spyro Gyro e gli Steps Ahead. Durante gli anni in cui Donald Fagen suonava con gli Steely Dan sentì anche la necessità artistica ed espressiva di cimentarsi in prima persona con un lavoro solista. Per il suo debutto Donald Fagen, classe 1948, volle fare le cose in grande sia dal punto di vista musicale che per quello della sua grande ossessione: registrare un album dal suono perfetto, proprio come fecero dieci anni prima i Pink Floyd con “The dark side of the moon”. Per il suo album Fagen si circondò di una vera e propria “orchestra” di musicisti straordinari come Michael e Randy Brecker, Larry Carlton, Steve Khan, Jeff Porcaro, Abe Laboriel, Marcus Miller, Anthony Jackson più una ventina dei migliori turnisti jazz della est coast statunitense. 

“The Nightfly”, la purezza del suono digitale

Il musicista scelse con estrema cura gli studi di registrazione per avere un suono e una timbrica limpida e unica. La scelta cadde sul meglio del meglio, ovvero i Soundworks Digital Audio-Video di New York e il Village Records di Los Angeles. In queste strutture all’avanguardia Donald Fagen e il produttore Gary Katz crearono un vero e proprio miracolo sonoro. “The Nightfly” è il primo disco inciso totalmente in digitale (grazie all’uso di registratori a 32 piste digitali anche nella fase di missaggio) e per decenni è stato usato come prova per i migliori impianti Hi-fi. Dal punto di vista musicale Donald Fagen e la sua orchestra incisero un disco dalle diverse sfumature e linguaggi. Si passa dal reggae della prima traccia (Y.G.I) al soul, al funky, al jazz e alla fusion più sofisticata ed elegante. Grazie alla straordinaria versatilità dei musicisti “Nightfly” è diventato immediatamente un classico dell’easy listening più ricercato, un album senza tempo, che a distanza di 34 anni risulta essere ancora sorprendente. Donald Fagen canta in tutte i brani con una voce decisa e suadente e suona l’organo, il pianoforte, il piano elettrico e i sintetizzatori. Ha scritto inoltre tutte le tracce e curato gli arrangiamenti dei fiati.

Il disco fu pubblicato per la Warner Bros il 29 ottobre del 1982 e raggiunse l’11° posto delle chart Usa. “The Nightfly” si aggiudicò un disco di platino negli Stati Uniti e uno in Gran Bretagna. Senza questo evergreen la fusion music non avrebbe sicuramente raggiunto la perfezione e la popolarità che ha giustamente ottenuto anche all’apporto di band come Yellowjackets, Spyro Gyra, Uzeb e solisti come Lee Ritenour.

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