Le asana

Dalle asana viene stabilità del corpo e della mente, libertà dalle malattie e leggerezza degli arti”   Hatha yoga PradipikaI.17

Rieccoci al nostro appuntamento settimanale, allora avete già srotolato il vostro tappetino? Siete pronti ad andare alla scoperta delle asana, posizioni

Lo sapete che lo yoga prevede un numero incredibile di varianti? Circa 8 milioni e 400 mila! Incredibile vero? Ma d’altronde  se vogliamo accedere alla parte più profonda della nostra coscienza ci dobbiamo preparare bene fisicamente. Alla fine tutto il lavoro sul corpo ha un’unica vera ragione: arrivare all’immobilità assoluta, alla fermezza totale del corpo e quindi della mente per poter meditare e assurgere all’ unione  con l’Assoluto. 

Bene detto questo dovete anche sapere che ormai ci sono una serie infinita di stili di yoga, quindi per non perderci cercherò di essere il più fedele possibile alla tradizione dello Hatha yoga dove la pratica è veramente intesa nel senso del mantenere uno stato di equilibrio evitando due tipi di rischio:

da una parte il praticante concentrato nel lavoro mentale che dimentica di avere un corpo e dall’altra quello concentrato sul corpo tanto da porre l’attenzione sul raggiungimento della perfezione fisica come unico scopo della pratica.

Quindi un corpo forte e in buona salute é fondamentale se si vuole perseguire la ricerca spirituale senza cadere nello squilibrio mentale!

Una mente ferma presuppone un corpo fermo! 

Infatti una regola base nell’esecuzione delle asana é “sthira sukham āsanam”la posizione deve essere stabile e confortevole.

Ora le posizioni prevedono allungamenti, piegamenti in avanti, indietro,di lato,posizioni più semplici e più complesse, ma la cosa veramente importante è il nostro approccio, il momento in cui tutto il nostro essere si lascia guidare per arrivare alla posizione finale. É importante il percorso, il lavoro che facciamo per arrivare alla fermezza, al momento in cui la dualità mente -corpo viene superata.

Il viaggio che ci accompagna fino a quel momento é ricco di sensazioni, magari spesso contrastanti (ahi! doloretti vari, tensioni, ma anche piacere nell’allungare, stirare, aprire…), il respiro ci guida prima in maniera più grossolana, un po’ rumoroso, poi piano piano diventa più interno, più silenzioso e alla fine sembra quasi fermarsi, tutto si ferma, il corpo,il respiro, la mente. Questo é il momento in cui dobbiamo imparare a fare una cosa difficilissima per noi occidentali super controllati: dobbiamo lasciare andare .

Dobbiamo padroneggiare l’asana rilassando lo sforzo.

In poche parole la cosa veramente difficile é smettere di lottare contro ciò che viviamo come limite fisico, lasciare andare la mente, come dire allentare le briglie, perché perdendo la tensione muscolare, permettendo alla mente di rilassarsi entrando in uno stato quasi meditativo, il nostro corpo comincerà a cambiare, a trasformarsi, si lascerà plasmare e finalmente sentiremo gli effetti della pratica a livello fisico, mentale e spirituale. 

Lo yoga attraverso le asana riequilibra il corpo fisico occupandosi della flessibilità, della scioltezza degli arti, del massaggio degli organi interni e del fluire dell’energia o prana per rimuovere i blocchi che portano le malattie, disturbi, dolori, nonché blocchi mentali, depressioni, dipendenze e così via.

Negli anni di pratica e  soprattutto di insegnamento ho assistito a grandi cambiamenti nelle persone tanto a livello fisico quanto a livello mentale e spirituale.

Per un anno ho insegnato nel carcere femminile di Rebibbia e con grande emozione ho constatato quanto il “semplice ” praticare delle posizioni yoga da parte di persone che vivono una forte costrizione fisica e mentale abbia degli effetti miracolosi. Così come é veramente sorprendente vedere gli effetti della pratica sui ragazzi sempre così assorbiti dal vortice della vita che li porta a essere fuori, lontani da se stessi, in contatto solo con l’esteriorità, e poi scoprono che c’è altro e, increduli, si lasciano guidare pieni di fiducia.

Ah il miracolo dello yoga!

Ma di tutto questo e altro vi parlerò prossimamente.

Per il momento lasciandovi vi invito a chiudere gli occhi a fare un respiro profondo, a immaginare il vostro corpo, a pensare a tutti i vostri organi interni  e alle loro vibrazioni, a pensare all’armonia che regna dentro di voi e a quanto fragile possa essere quest’armonia continuamente disturbata dallo stress, stanchezza, eventi poco piacevoli e così via. Pensate che c’è una via di fuga, anzi che esiste uno strumento meraviglioso che vi può aiutare a ritrovare l’equilibrio ogni giorno permettendovi di vivere una vita in salute e serenità, che vi permette di sentirvi in armonia con l’universo e di provare quel senso di appagamento che nello yoga si chiama “santosa”.

A presto 

Om

Sara

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