Tormentone d’inizio estate: Ma chi è Cuperlo?

La mia azienda ha deciso di smuovere qualcosa. Mi ha beffato un’altra volta. Non sono più a 0 ore. Oltre alla cassa integrazione ho due ore di servizio. Sarebbe a dire che ogni giorno lavoro un’ora, poi due ore di cassa integrazione, poi un’altra ora di lavoro ed infine altre due ore di cassa integrazione.

Non ho ben capito se è legale, so solo che serve per coprire dei servizi vacanti, dislocati in sedi diverse. Spendo di benzina quel che il mio sudore produce in quell’accenno di prestazione. So che la mia cassa integrazione è come uno stipendio virtuale, che me lo pagheranno sempre più in ritardo. Quando? Nessuno ha saputo darmi delle notizie. So che dopo mangiato sto al bar e che ho iniziato a farmi segnare le bevande che consumo con Tonino: sono a corto di contanti.

Il vecchio è preoccupato:
-Piddino, ancora qua stai? Spero che te disintossicherai da ‘sto partito e che magari te farai ‘na vita.
E’ il suo modo per dirmi che mi sta vicino. E’ il suo modo per farmi ricordare che passo più tempo a pensare a chi potrebbe votare la Santanché vice della Boldrini che loro – i governanti – a pensare a me.
-In fondo solo il congresso mi può salvare!
-Sarà l’estate che te sta a fa’ bollì la testa, ma sei sempre più fatto. Come je stai? Berlusconi se sta a becca ‘na condanna dopo l’artra e noi je famo er piedino sotto ar tavolo. Lo carmamo, je dimo che po’ sta tranquillo, che pe’ fallo fori useremo le elezioni. Che nun è giusto ch’ha dichiarallo inelegibile siano i magistrati. Tiramo fori ‘na legge pei giovani ch’è na presa per culo e te a che pensi? Ar congresso. Ancora ar congresso?
Sarà che oramai di notizie fresche non ne circola più nessuna, che il gossip è inflazionato, che il calciomercato rispecchia la crisi degli italiani, ma il tema forte di quest’inizio estate resta questo: scoprire che fine farà il mio Pd.
-A giovinò, te stai a sfregà le mani perché i sondaggi ve vedono in risalita? Pensi che quarcosa po’ cambià? Bello mio, ce lo stanno a fa capì tra le righe, ‘sto congresso nun s’ha da fa’. O mejo se farà, ma pe’ finta.
E’ di ieri l’uscita di Matteo Orfini. Illuminante, quanto non condivisa. Ha detto che se Renzi lascia la strada a Cuperlo, allora a lui spalancherebbero la porta della candidatura a Premier.
-Tonino, lo hai sentito il giovane turco?
-Er giovane turco? Ma famme er piacere! Sti termini lasciali a quei ragazzetti che a Piazza Taksim ‘stanno a tirà fori le palle. Orfini nun è più giovane, è un nano.
E’ per questo che amo il vecchio, tra un lambrusco e l’altro sfodera aneddoti, storie, bestemmie, che riscaldano l’ambiente. Che fanno della politica un romanzo. Riconosco la citazione: sembra che Togliatti, dopo aver ascoltato il piccolo D’Alema (aveva 9 anni) che portava il saluto dei Pionieri al IX Congresso del Pci, disse approssimativamente le stesse cose. “Questo non è un bambino, è un nano”.
-Orfini come D’Alema. Caro Tonino ti ho sgamato.
-Allora visto che sgami tutto, dimme ‘na cosa: ma chi cazzo è ‘sto Cuperlo?
-Non so come sia uscita fuori la sua candidatura, è uno del Partito. Sembra sia una brava persona, è laureato al Dams. E’ responsabile della comunicazione del Pd dal 2001.
-Alt! Il responsabile della comunicazione del Pd?
-Sì!
Tutto il bar ride, allora Tonino mi da uno schiaffetto sulla guancia.
-Ma te stai a rende conto?
Me ne rendo conto e so di non essere Gesù Cristo, che non posso porgere l’altra guancia.
-Effettivamente la comunicazione nel e del Partito non è mai stato il nostro punto forte. Anzi forse il punto debole.
-Vedo che stai ad aprì gl’occhi. Ma ancora nun semo arrivati ar punto. Chi è Cuperlo? E’ ‘no sconosciuto? E’ un Fassino un po’ più in forma?  E’ ‘n trascinatore de’ folle? Chi è?
Mi assalgono tanti dubbi, pensare che proprio ieri doveva essere il suo giorno, ha mandato una lettera di presentazione ai parlamentari  del Pd.
-E’ il candidato di D’Alema ed ha l’appoggio dei giovani turchi.
-A Piddì, sveja. Ma che appoggio! Ma se Bersani se vorrebbe giocà la carta Fassina!
-Allora le correnti non esistono più!
-E no. E no! ‘E correnti ce stanno eccome, so’ sti giovani turchi, come li chiami te, che già se so spaccati.
Ma come? Allora quanti sono i papabili? E le correnti? Renzi, Cuperlo, Fassina. E poi Fioroni che ha promesso una candidata X, da svelare solo al momento giusto, Franceschini che corteggia la Serracchiani, Letta che potrebbe inventarsi qualcosa, Epifani che regge il moccolo ed infine Pippo.
Riprende Tonino.
-E corenti te rincojoniscono de cazzate, lavorano pe’ avecce la gallina. Se ne fottono dell’ovo e i polli li lasciano cantà. S’alleano, se litigano, quello che è certo è che vojono mantené le mani sur partito.
L’Unità, L’Europa, Mediaset, la Rai parlano solo di Renzi e Cuperlo. In realtà Matteo non sa se ci sarà. Quando Bersani era segretario non voleva che il segretario ricoprisse anche il ruolo di candidato Premier, ora si è impuntato, è come se dicesse: “O l’unione delle carriere o mi riporto il pallone a casa!”. Cuperlo non piace a Pier Luigi e i dalemiani non contano così tanto nel Pd. Allora Bersy vorrebbe un candidato di bandiera, ma se desse il La investendo qualcuno, si finirebbe per acconsentire alla moltiplicazione degli aspiranti segretari.
-Lo scenario dei media, Renzi contro Cuperlo, ma che significa?
-A Piddì, significa fa fori quelli che te stanno sur cazzo, quelli più pericolosi. Quelli che te possono fa girà er partito contro. Ma te ridomanno: Chi cazzo è Cuperlo?
Capisco che non è un appello alla biografia politica del povero Giovanni, detto Gianni. Ma è la domanda di un giocatore di scacchi.
Gli verso il lambrusco, lo accompagno nella bevuta – sto continuando la mia conversione al rosso -.
-Va beh, Tonino, hai vinto. Dimmi tu chi è Cuperlo.
-E’ ‘n bluff. E’ ‘n modo pé dà ‘n contentino agli ex Ds. E’ ‘n tentativo, che potrebbe avé apparecchiato pure D’Alema in quegli incontri misteriosi cò Matteo… Ce lo conferma Orfini. Un posto ai Ds, uno a Renzi. Voi vedé che Ciccio se ritira dalla partita? Solo che questi stanno a fa’ er conto senza l’oste. Cuperlo po’ annà bene a Baffetto, po’ annà bene a Letta perché nun je farebbe lo sgambetto, po’ annà bene pure a Renzi, in fondo Massimo è annato bene a Silvio… Ma se Bersani se mette de traverso, beh Cuperlo nun je la fa. Allora Pippo rischia de fa cappotto e Renzi deve tornà in campo. Ma se Renzi corre a segretario e poi fa l’en plein? Beh, allora corenti e corentine, tutte quante, je rifanno lo scherzetto, ‘o lasceno coce segretario e lo bruciano come Premier.
Cuperlo dovrebbe essere il candidato della sinistra del Pd, il peso che potrebbe bilanciare un Renzi leader. Solo che Cuperlo non è tutta la sinistra del Pd e di sicuro non ce la farebbe a divenire segretario se dall’altra parte incontrasse direttamente il sindaco di Firenze. E’ na mossa losca, folle.
Se andasse bene si avrebbe un Segretario (senza alcun potere) di tutti, escluso chi non lo conosce (gran parte della base) e Civati. Se andasse male si ammazzarebbe di botto tutta l’ala movimentista del partito.
Di sicuro con Cuperlo, Frassina, Civati e Renzi, tutti schierati agli ordini di partenza, gli ex Ds  avrebbero i voti divisi per tre e Renzi si porterebbe a casa non solo uno scettro dal valore doppio, ma tutto il partito.

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