Confcommercio. Pressione fiscale ai massimi mondiali. Gaffe di Fassina

ROMA – Dati pesanti quelli che sono stati presentati oggi a Roma da Confcommercio, nell’ambito del convegno “Tasse… Le cambiamo?”. Per l’associazione l’Italia è prima al mondo sia per pressione fiscale effettiva, oltre il 54%, che per economia sommersa, il 17,4 %.

Dati che hanno spinto il Vice Ministro dell’Economia Stefano Fassina a tirare fuori un’affermazione, sull’esistenza di una evasione di sopravvivenza, che ha lasciato molti a bocca aperta.

Il sommerso economico tocca i 270 miliardi

Secondo i dati di Confcommercio in Italia a una pressione fiscale apparente del 44,6%, pari a quella dell’Austria e quinta al mondo, se ne contrappone una effettiva del 54%, la più alta in assoluto. Per l’associazione la colpa è da imputare anche, ma non solo, ad un sommerso economico del 17,4%, il più alto del mondo ma con grande distacco. Il paese secondo in classifica per questo poco invidiabile dato sarebbe il Messico, che però si ferma ad ‘appena’ l’11,9%.

Da segnalare poi come l’Italia si muova in controtendenza, mentre nella maggioranza dei paesi mondiali, compresi quelli dell’Eurozona, vi è un trend di riduzione delle tasse, da noi sono cresciute in tredici anni del 2,7%.

Fassina. Evasione fiscale per la sopravvivenza? Si accende la polemica

Tra gli intervenuti al convegno anche il Vice Ministro dell’Economia Stefano Fassina che ha ammesso i problemi dell’alta pressione fiscale: “C’è un’evasione di sopravvivenza, senza voler strizzare l’occhio a nessuno e senza ambiguità nel voler contrastare l’evasione, ci sono ragioni profonde che spingono molti soggetti verso comportamenti di cui farebbero a meno”. Una questione che secondo l’esponente piddino non è di stretto carattere morale: “Esiste una connessione stretta tra pressione fiscale, spesa ed evasione”.

Camusso: da Fassina clamoroso errore politico

Sull’affermazione del viceministro dell’Economia Stefano Fassina, secondo il quale c’e’ anche un’evasione fiscale ”di sopravvivenza” il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha affermato ”Questa battuta non si può definire solo una battuta infelice, ma è un drammatico errore politico”

Il PD non ci sta. Fedeltà fiscale è battaglia di civiltà

Matteo Colaninno, che è succeduto proprio a Fassina come responsabile Economia del Partito Democratico, ha dichiarato: “se qui si pagano troppe tasse, se mancano le risorse per fare investimenti e sostenere l’occupazione bisogna ricordare che la colpa è anche, per larga parte, di decenni di assuefazione a nero e sommerso che hanno prodotto danni incalcolabili a cittadini, imprenditori onesti e all’intero paese. La strategia per la lealtà fiscale è, dunque, una battaglia di giustizia e civiltà ma è anche la premessa di un nuovo rapporto leale e simmetrico tra lo stato, i suoi contribuenti e le imprese”.

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