Titoli di stato. Rendimenti record ma poteva andare peggio

ROMA – I nostri titoli fanno segnare livelli di rendimento che non si vedevano da oltre un decennio ma nonostante ciò bisogna riconoscere che poteva andare peggio, ed anche di parecchio.

Nell’asta odierna il Tesoro ha infatti collocato titoli di stato per un totale di 7,86 miliardi di euro, ovvero per un livello un po’ piu’ basso rispetto a quello massimo offerto, che era stato fissato nella misura di 9 miliardi di euro. Il fatto che non si sia collocato integralmente i titoli sarebbe frutto della scelta del Tesoro di far uscrire titoli con rendimenti non troppo discisti dai rendimenti che firavano sui mercati secondari. In buona sostanza il Tesoro avrebbe preferito ‘mixare’ l’offerta e ‘fermarla’ in maniera da non avere forti scostamenti dei rendimenti sul mercato.

Nonostante il tentativo sia effettivamente riuscito, per il momento, i rendimenti salgono sui massimi e nel caso del Btp decennale si parla di rendimenti al livello più elevato dal 1997 ad oggi, tempi in cui ancora circolava la vecchia liretta. Di Btp con scadenza nel 2022 ne sono infatti stati collocati 2,472 miliardi a un tasso del 5,86% con un rendimento in salita dello 0,39% rispetto all’ultima asta.
Lo spread risulta stabile intorno ai 370 punti rispetto agli omologhi titoli decennali di emissione tedesca mentre colpisce sempre la fantasia delle opposizioni e dei cittadini lo spread che il dimissionario governo spagnolo è riuscito a ridurre e gira al momento intorno ai 310 punti.

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