ROMA – Galleria IILA. È giunto al secondo appuntamento il progetto Señales Rojas 2010, curato da Patricia Rivadeneira, Segretario culturale dell’IILA, e dedicato all’indagine del concetto di emergenza nella società contemporanea.
Dopo l’edizione scorsa nella sola Galleria IILA a Roma, quest’anno la mostra si trasforma in una più grande manifestazione con la collaborazione della Fondazione Volume! e il coinvolgimento di molte gallerie e spazi culturali romani che – l’11 novembre – intervengono con mostre e performance nella costruzione di una serata collettiva.
Nucleo centrale rimane comunque l’Istituto Italo–Latino Americano che, con il costante obiettivo di creare un dialogo tra Italia e America Latina, lascia emergere una comune visione sociale di “pericolo”, promuovendo anche un confronto dialettico tra le realtà culturali della stessa città di Roma.
I “Segnali Rossi” del titolo sono proprio le allerte che il mondo contemporaneo pone rispetto ad alcune questioni, siano esse realmente minacciose oppure “solo” espressioni di una percezione influenzata da propagande che fanno leva su insicurezze diffuse. E’ il caso del tema della migrazione, affrontato in mostra attraverso le opere di María Rosa Jijón – che presenta ritratti antropologici d’immigrati ecuadoriani – e di Jota Castro che si concentra sulle illusioni e le aspettative dei viaggi della speranza trasfigurati nell’immagine di un gommone riempito di monete luccicanti, dal titolo 500 ways. Di contro, l’italiano Emilio Leofreddi evidenzia l’intrinseca iniquità tra i viaggi massacranti e costosi dei migranti e i turistici voli low cost, mentre Regina Galindo denuncia la durezza degli esodi illegali verso gli Stati Uniti.
Lo sguardo sulle barbarie si sposta poi sulla degenerazione del potere, nell’opera di Camilo Yáñez, e sulla violenza domestica nel lavoro della cilena Manuela Viera-Gallo le cui donne, ritratte con immagini che ammiccano alle foto glamour delle riviste, denunciano un mondo nascosto di dolore. Sull’infanzia negata si concentra invece Jorge Pineda, mentre intimista è il lavoro del messicano Alejandro Gómez de Tuddo il cui archivio di foto di neonati, impresse sulla porcellana, combatte la violenza dell’oblio dei cari perduti, donando loro una “vita” perenne.
La mostra dunque intende rivendicare il ruolo dell’arte nella società come motore di riflessione e compartecipazione, offrendo spunti di discussione su temi relativi tanto alla sfera personale quanto al vivere civile.
Señales Rojas 2010 prevede anche un programma di performance e tavole rotonde.
11 novembre
“E/MarginAZIONE (Prologo al Dolore)” di Claudia Padoan, Casa Internazionale delle Donne – 18.30
“valutazione democratica: vendo, compro, permuto” di Mary Zygouri, Studio Stefania Miscetti – ore 19.30 “Barbari siamo noi” di conceptinprogress, Furini Arte Contemporanea – ore 20.30
24 novembre: “Being a cannibal” di Manuela Viera-Gallo, Galleria IILA – ore 18.00
Tavola rotonda con gli artisti: 12 novembre ore 18.30, Sala degli Specchi IILA
Señales Rojas 2010
A cura di Patricia Rivadeneira, Segretario culturale IILA
Inaugurazione / Serata collettiva: 11 novembre 2010 dalle 18 alle 23
Galleria IILA e sedi varie, Roma
Mostra: Señales Rojas
Galleria dell’IILA – Istituto Italo-Latino Americano
Scuderie di Palazzo Santacroce
Vicolo dei Catinari 3
Inaugurazione: 11 novembre ore 18.00
Durata: 11 novembre – 11 dicembre 2010
Giorni e orari di apertura: dal lunedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso libero
Pubblicazione: “Señales Rojas”, Edizioni Volume!, Roma 2010
Informazioni: Segreteria Culturale IILA, Istituto Italo-Latino Americano
tel. +39 06 68492.224/246 mail: [email protected]