E’ online il sito del monastero di Tibhirine, che ricorda un grande messaggio di fratellanza

MILANO – Nella notte del 26 marzo 1996, sette monaci del monastero di Tibhirine, in Algeria, furono sequestrati dal Gruppo Islamico Armato. Era in corso la guerra civile algerina, scoppiata dopo il colpo di stato del 1992. Il 21 maggio fu rivendicata la loro uccisione e nove giorni dopo furono ritrovate le teste mozzate dei monaci. Solo due religiosi della comunità scamparono alla strage e si trasferirono presso il monastero di Fès in Marocco.

I monaci cristiani di Tibhirine erano consapevoli dei pericoli che correvano quotidianamente in un paese dominato da ideologie religiose intolleranti e violente e sapevano che se fossero caduti nelle mani degli aguzzini, avrebbero subito il martirio della decapitazione. Scelsero tuttavia di restare a Tibhirine, insieme alla gente che amavano nonostante l’odio che li circondava. Il priore frère Christian de Chergé lasciò un messaggio profetico all’umanità, nel quale perdonava i suoi assassini e auspicava ancora un futuro di convivenza pacifica e amore reciproco fra cristianesimo e islam: “Evidentemente, la mia morte sembrerà dare ragione a coloro che mi hanno superficialmente considerato un ingenuo o un idealista. ‘Dica adesso, cosa ne pensa!’. Queste persone, tuttavia, devono sapere che la mia fine, invece, libererà la mia curiosità più lacerante. Finalmente potrò, se piacerà a Dio, spingere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell’islam come lui li vede, completamente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre quella di affermare la comunione e ristabilire la somiglianza, giocando con le diversità. (…) E anche a te, amico dell’ultimo minuto, che non avrai saputo quel che facevi. Sì, anche a te voglio dire questo grazie e questo ‘ad-Dio’ che si prospetta con te. E che ci sia concesso di ritrovarci, ladroni beati, in paradiso, se piacerà a Dio, Padre nostro, di tutti e due. Amen! Insc’Allah”.

Da qualche giornoè online il sito del monastero, che ripropone il mite ed eroico messaggio dei monaci di Tibhirine: http://www.monastere-tibhirine.org/

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