In chiusura di Expo e in vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tre settimane di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms 45599 per coinvolgere le istituzioni e il grande pubblico sull’esigenza di partecipare a un cambiamento possibile e necessario, e di ripensare al cibo come un diritto di tutti e non come un semplice prodotto del mercato
CIBO PER TUTTI dal 27 settembre al 18 ottobre
ROMA – ActionAid crede fermamente che sconfiggere la fame e democratizzare l’accesso al cibo sia non solo doveroso ma anche possibile. Nell’anno di Expo 2015, che vede l’Italia protagonista della scena internazionale sulla tematica cibo e, più specificamente sul tema “nutrire il pianeta”, l’Organizzazione ha scelto di scendere in campo e lanciare la grande campagna CIBO PER TUTTI, che si pone l’obiettivo di convocare il grande pubblico e coinvolgere istituzioni e media sull’esigenza di un cambiamento possibile, per nutrire sì il pianeta, ma anche i popoli, tutti. È possibile sostenere la campagna di ActionAid dal 27 settembre al 18 ottobre donando 2€ tramite sms solidale da cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, Coopvoce e Tiscali, da telefono fisso Vodafone e TWT, o scegliere di donare 2 o 5 € chiamando da telefono fisso Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
Il primo Paese che beneficerà dei fondi raccolti attraverso la campagna sarà l’Etiopia. Il Paese ha registrato una crescita economica notevole negli ultimi anni, che non ha però coinciso con una diminuzione sostanziale della povertà, affliggendo ancora più del 30% della popolazione, soprattutto a causa di un’inflazione in continua ascesa e dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari[1], laddove soltanto il 17,5% della popolazione è urbanizzata.[2] L’agricoltura presenta un problema di produzione e produttività: il contributo del settore al PIL è in diminuzione, mentre l’impoverimento della terra e l’instabilità climatica rendono la produttività molto bassa. L’impatto negativo dei cambiamenti climatici, poi, rende ogni emergenza una minaccia e quindi la necessità di un piano di riduzione dei rischi è fondamentale. In questo contesto, l’intervento di ActionAid si inscrive nell’area settentrionale di Azernet Berberec e mira a garantire alla popolazione locale interventi concreti, come l’installazione di una conduttura lunga 5,22 Km e la costruzione di quattro distributori di acqua per la fornitura di acqua pulita e il miglioramento delle pratiche igieniche, la promozione di una produzione agricola più efficiente, il rafforzamento delle cooperative di risparmio e credito, la fornitura del capitale iniziale necessario ai membri della cooperativa per espandere la propria produttività e il proprio reddito attraverso l’allevamento di bestiame, e un approvvigionamento più efficiente di sementi. Altrettanto mirato l’intervento che ActionAid realizzerà in India attraverso i fondi che saranno raccolti con la campagna CIBO PER TUTTI. Con un PIL di circa 1,995 triliardi, il Paese è una delle economie più forti a livello mondiale.[3] Nonostante questo, circa il 32% della popolazione indiana vive al di sotto della soglia di povertà.[4] La popolazione che vive nel subcontinente indiano rappresenta il 17% di quella mondiale, e circa il 68%[5] risiede nelle zone rurali (sebbene si sia registrato negli ultimi anni un sostanziale incremento della popolazione urbana, pari al 32%), dove la sicurezza alimentare rappresenta un tassello nevralgico per lo sviluppo locale. Il progetto che la campagna CIBO PER TUTTI finanzierà nel Paese riguarda proprio la sicurezza alimentare, dura 5 anni e si rivolge a migliaia di donne e le loro famiglie in 10 villaggi nei distretti di Vellore, Thiruvallur, Kancheepuram, Villupuram E Tamil Nadu, dove verrà predisposta la fornitura di acqua potabile, la creazione di cooperative femminili per la gestione delle proprietà, un training per la coltivazione organica e iniziative di micro-credito per la creazione di impresa con particolare attenzione alla componente femminile della popolazione, quella più emarginata e vulnerabile.
Il diritto al cibo è da sempre per ActionAid un ambito prioritario di intervento, declinato in tutte le sue possibili accezioni: nel mondo, con l’accesso alla terra, soprattutto per le donne, lo stop ai biocarburanti, la lotta all’accaparramento delle terre, e in Italia con la lotta agli sprechi alimentari e la trasparenza e l’efficienza nelle mense scolastiche italiane, attraverso il progetto “Io Mangio giusto”, tra i progetti sostenuti dalla campagna CIBO PER TUTTI tramite sms solidale 45599, che nel 2015 ha lavorato per mense più giuste a favore di 24.300 bambini di 455 scuole in tutta Italia, coinvolgendo oltre 2500 tra genitori e insegnanti e sensibilizzando circa 42.000 studenti sull’importanza di una dieta sostenibile e delle corrette pratiche anti-spreco.
Simbolo della campagna CIBO PER TUTTI è un nodo rosso, teso a rappresentare il legame indissolubile che unisce i destini del Nord e del Sud del mondo, in termini di causa e effetto, di scelte e conseguenze. La campagna è partita il 19 settembre con l’inaugurazione di uno spazio espositivo a Milano, in Largo La Foppa, dal nome “Se fossi nato in Etiopia”, cui si potrà accedere gratuitamente fino al 18 ottobre. Dedicato soprattutto ai più piccoli, è un invito alle famiglie a compiere un viaggio nella quotidianità di un piccolo villaggio etiope attraverso un percorso di gioco e apprendimento, per toccare con mano il lavoro di ActionAid sul campo e avvicinare le persone alle realtà in cui opera. Partner media dello spazio milanese di ActionAid sarà Radio Popolare. Al via poi la campagna radio-televisiva di raccolta fondi, sotto il cappello del Segretariato Sociale Rai, de La7, di Sky e in partnership media con RMC e Virgin Radio. Tra i partner media che supporteranno la campagna Metro e PRS Media.
Perno delle attività di sensibilizzazione e raccolta fondi della campagna è l’iniziativa speciale nata nell’ambito di una partnership triennale ActionAid-Rai. Per il secondo anno consecutivo, infatti, in linea con il suo ruolo di servizio pubblico, la Rai ha investito in un’azione di informazione tramite un lavoro di co-produzione che vede coinvolta la rete ammiraglia. Per due settimane, nel contenitore La Vita in Diretta verrà trasmesso un format che porterà i telespettatori alla scoperta dell’India e dell’Etiopia guidati da due chef italiane stellate, Cristina Bowerman e Aurora Mazzucchelli, che incontreranno le popolazioni locali, con le quali ActionAid lavora per ridurre le cause della fame e della povertà, scambiandosi esperienze e know how sul tema cibo. Le due chef si sfideranno a suon di ricette indiane e etiopi in una puntata speciale che verrà trasmessa direttamente da Expo il 10 ottobre, e saranno giudicate dai bambini coinvolti nelle attività che ActionAid porta avanti nelle scuole italiane sul tema cibo e lotta agli sprechi alimentari.
Anche il mondo dello sport si unisce ad ActionAid per dire basta alla fame. La partita della Nazionale Italiana di Calcio Azerbaigian – Italia, che si giocherà il prossimo 10 ottobre a Baku, sarà dedicata ad ActionAid e a CIBO PER TUTTI. La Lega Serie A scenderà in campo al fianco dell’Organizzazione, dedicando alla campagna CIBO PER TUTTI la giornata di campionato nel week-end del prossimo 2-4 ottobre. La campagna, infine, sarà sostenuta da Federazione Ginnastica Italiana, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana di Atletica Leggera, Federazione Pugilistica Italiana, Federazione Italiana Canottaggio, Associazione Italiana Arbitri, Associazione Italiana Allenatori Calcio, Uisp (Unione Italiana Sport per tutti) e dall’organizzazione Pangea Cycling on life’s origins, che ha come obiettivo l’esplorazione sostenibile del pianeta in sella alle bici e che a inizio settembre ha visitato i progetti ActionAid in Etiopia.
Insieme alle due chef stellate Cristina Bowerman e Aurora Mazzucchelli, tanti i volti noti del mondo dello spettacolo e della tv che hanno scelto di sostenere CIBO PER TUTTI di ActionAid e che animeranno le 3 settimane di campagna: Tezeta Abraham, Enrico Bertolino, Alessandro Borghi, Carolina Crescentini, Marco Del Vecchio, Marianna Di Martino, Paola Marella, Veronica Maya, Alessandro Roja, Amanda Sandrelli, Katy Saunders, Enrico Varriale, Massimo Wertmuller.
Povertà estrema e fame sono per ActionAid il prodotto di decisioni economiche e di mercato dei Governi nazionali e sovranazionali, di cui tutti facciamo parte con le nostre scelte di consumo e di stili di vita; è importante essere consapevoli del ruolo che si ricopre come cittadini nell’industria alimentare, in qualità di consumatori: cosa si acquista e si mangia, da dove arriva e come viene prodotto, e come varia l’accesso al cibo nei diversi Paesi del mondo in base alla domanda mondiale di cibo. La crescita economica mondiale, infatti, non può prescindere da una vera democrazia dell’alimentazione e dei consumi, dal miglioramento dell’accesso alle risorse e la partecipazione alle strategie di sviluppo anche delle fasce più deboli. Negli ultimi 10 anni, sono 167 i milioni di affamati in meno a livello globale, la percentuale di persone malnutrite nel mondo è calata del 10.4% dal 1992 e il primo Obiettivo del Millennio[6] è stato raggiunto da 72 su 129 Stati in via di sviluppo[7]. Dati senz’altro positivi che fanno tirare un respiro di sollievo, ma da una lettura più attenta si evince come la definizione dei vecchi obiettivi del Millennio non abbia tenuto conto di parametri fondamentali per la misurazione di un’effettiva crescita che includesse il rispetto dei diritti umani, l’accesso democratico alle risorse e alla sicurezza alimentare, le dimensioni economiche nazionali, sociali e ambientali. Posizioni che ActionAid ha espresso in diverse sedi, nazionali e internazionali, alle istituzioni preposte e ai Governi, e che ribadisce con forza attraverso la campagna CIBO PER TUTTI, in chiusura di Expo e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del prossimo 16 ottobre.
Note per gli editori: ActionAid contro la fame e la presenza dell’Organizzazione in Italia, in India e in Etiopia
ActionAid e il diritto al cibo
ActionAid International è un’organizzazione indipendente che si impegna nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale. Fondata nel 1972, attualmente è una federazione che lavora con oltre 15 milioni di persone in 45 paesi. ActionAid lavora a fianco delle popolazioni e delle comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina per garantire un cambiamento sostenibile che duri nel tempo. Dare alle persone la possibilità di organizzarsi e impegnarsi per rivendicare i diritti fondamentali. Coinvolgere i governi, il settore privato e la società civile attraverso campagne di sensibilizzazione e mobilitazione, l’empowerment dei piccoli agricoltori, la lotta contro la volatilità dei prezzi e il diritto alla terra delle comunità più povere, la lotta all’accaparramento delle terre da parte delle multinazionali, e nelle scuole e nelle mense italiane, realizzando interventi ad hoc anche in partenariato con altre realtà impegnate sul tema, come Cittadinanza Attiva, con la quale ActionAid ha condotto una ricerca proprio sullo spreco nelle mense. ActionAid vuole agire controcorrente, mettendo le donne al centro della sua azione per la sicurezza alimentare e chiedendo che in ogni parte del mondo sia pienamente riconosciuto il diritto delle donne di accedere, possedere e controllare la terra che lavorano. Le sinergie tra Expo Milano 2015 e ActionAid International verranno valorizzate nel Sito Espositivo attraverso una serie di eventi che rappresenteranno al meglio le problematiche legate al tema della nutrizione e all’economia da essa derivanti.
ActionAid in Etiopia
ActionAid lavora in Etiopia dal 1989 e la sua priorità strategica è la sicurezza alimentare, che si può raggiungere secondo l’Organizzazione solo attraverso la formazione di contadini e poveri alle nuove tecniche dell’agricoltura sostenibile e resiliente. Tra le tecniche si ricordano: diversificazione delle colture, conservazione del suolo, uso di fertilizzanti organici, gestione sostenibile delle risorse idriche e altre ancora. Queste tecniche vengono generalmente utilizzate e spese una volta che questi contadini vengono inclusi in progetti che mirano alla costruzione di cooperative di micro-credito. Il numero di gruppi di agricoltori organizzati e che hanno cominciato a lavorare nelle cooperative nel corso dell’anno, è di 218. Un esempio di percorsi di attività su cui ActionAid ha lavorato, in particolare con i giovani, è quello della formazione sulle tecniche di apicoltura e la produzione di miele. L’attività di ActionAid Etiopia sul fronte della richiesta di trasparenza alle istituzioni trova il suo fulcro a livello locale nella formazione dei circoli Reflect. E’ tramite il lavoro di questi gruppi aperti a uomini e donne che si sono potute mobilitare 17.942 persone ad esempio per fare richiesta di 16 nuove infrastrutture idriche. Il lavoro richiesto alle comunità è di piena gestione dei processi: dall’identificazione dei problemi, alla pianificazione e l’attuazione pratica. La leadership femminile in questi ambiti è molto supportata e richiesta. A tal proposito la metodologia di lavoro prediletta resta quella dei circoli REFLECT, ma nel corso dell’anno sono stati organizzati anche gruppi di ascoltatori di programmi radio. E’ attraverso queste forme di comunicazione, anche nuove, che la diffusione di conoscenze, di diritti e la creazione di una comunità più attiva e attenta diventa possibile. Tra i risultati raggiunti nel 2014 nell’ambito diritto al cibo, la formazione di 218 i gruppi di agricoltori, 9.024 gli agricoltori che a seguito dei percorsi di formazione di ActionAid praticano con successo forme di agricoltura clima-resiliente, 17.942 le persone mobilitate che hanno fatto richiesta di 16 nuove “infrastrutture” idriche, 4.402 le donne che portano avanti attività generatrici di reddito, 1.993 le donne che hanno riferito di un maggiore controllo delle proprie risorse.
Nel 2015, l’Italia ha allocato oltre 1,6 milioni di euro in Etiopia e implementato quattro progetti in Etiopia tra cui il Vicky’s project ad Azernet, oggetto della campagna CIBO PER TUTTI, che si concentra sulla promozione dei temi del diritto all’acqua e al cibo, migliorando l’accesso ad acqua potabile, i sistemi agricoli e il rafforzando le cooperative.
ActionAid in India
ActionAid India lavora sul territorio dal 1972 con lo scopo di promuovere temi come giustizia sociale, l’uguaglianza e il rispetto della diversità. Si propone, inoltre, di combattere povertà, discriminazioni sociali, razziali, generazionali, di genere, di orientamento sessuale, etniche, religiose e soprattutto di assicurare il diritto al cibo e alla terra. Per far ciò si propone di collaborare in partnership con movimenti, comunità territoriali, intellettuali, media e società civile, al fine di tessere relazioni che possano migliorare il rispetto dei diritti umani nel subcontinente e portare avanti efficacemente un dialogo con le istituzioni. ActionAid India è un paese affiliato di ActionAid International e lavora in 24 Stati e in un territorio.
Per quanto concerne gli impegni strategici,[8] ActionAid in India si propone di promuovere il controllo delle risorse naturali in favore dei soggetti più vulnerabili, quali terra, acqua, foreste, mare, beni comuni, promuovere una società più democratica, affermare e riconoscere i diritti delle donne e delle ragazze come diritti umani, promuovere diritto all’infanzia e il riconoscimento dei bambini come cittadini uguali e paritari agli altri, creare una società e uno stato giusto, laico, pacifico e libero dalla violenza e di agire in solidarietà verso gli afflitti e promuovere azioni oltre i confini nazionali.
ActionAid India promuove e sostiene il diritto al cibo e all’accesso alla terra e alle risorse naturali in favore delle persone più vulnerabili, donne in primis. Grazie all’impegno di ActionAid India e dei partner locali migliaia di donne hanno potuto chiedere l’ accesso alla terra. Aver accesso ad un appezzamento di terreno da coltivare è essenziale per le donne, in quanto garantisce un miglior accesso al cibo e indipendenza economica; inoltre, il contribuire economicamente al bilancio familiare rende le donne più “rispettabili” anche agli occhi dei mariti e della famiglia.
Nel solo 2014, 3.200 donne hanno ottenuto la proprietà di appezzamenti di terreno per un totale complessivo di 2.000 acri. Per ottenere questo risultato – ancora parziale dato che altre 12.000 donne circa hanno ricevuto in questo anno i titoli legali per ottenere un pezzo di terra – ActionAid ha lavorato molto con le autorità locali. Le domande registrate superano quota 200.000.[9]
Altro settore di intervento importante è quello dell’agricoltura sostenibile: a questo proposito sono stati organizzati corsi di formazione sulle pratiche agricole clima-resilienti ed organiche per 19.000 agricoltori (il 35% donne)[10]. Il numero di organizzazioni che collabora con ActionAid su questo obiettivo è di 42[11]. Altro risultato da sottolineare è quello di campagne di advocacy che sono state condotte in alcuni stati (Odisha, Andra Pradesh, Telegana e Bihar) per promuovere riforme complessive nelle politiche agricole e di accesso alla terra[12]. Tra i risultati raggiunti nel 2014 in tema diritto al cibo, 3.200 donne hanno ottenuto la proprietà di appezzamenti di terreno per un totale complessivo di 2.000 acri migliorando il proprio accesso al cibo e ottenendo una maggiore indipendenza economica. 122.000 le persone che hanno oggi una maggiore consapevolezza dei loro diritti e che di conseguenza sono più in grado di monitorare le politiche pubbliche
L’India è un paese prioritario per ActionAid Italia, presente con 3 progetti di breve periodo nel Rajastan, a Orissa e Odisha per una spesa totale di circa 87 mila euro.
L’Italia nel 2014 ha allocato 2.431.000€ grazie ai fondi provenienti dal Sostegno a Distanza, tra programmi di lungo periodo e progetti brevi.