Salute o lavoro? Caos nella Taranto spaccata in due

TARANTO – Si prospetta una giornata campale a Taranto praticamente bloccata dalla protesta degli operai ovviamente preoccupati sugli effetti occupazionali del provvedimento di sequestro di alcune aree produttive dell’Ilva disposto ieri dal gip Patrizia Todisco nell’ambito dell’inchiesta su inquinamento ambientale che ha portato anche agli arresti domiciliari di otto fra dirigenti e tecnici del gruppo siderurgico. Attualmente sono bloccate le statali 100, per Bari, e 106 per Reggio Calabria, un presidio e’ segnalato sulla superstrada che Taranto va verso Grottaglie e Brindisi, all’altezza dello svincolo per Statte a ridosso dell’area industriale.

A quanto sembra l’intenzione dei lavoratori, che stamani hanno tenuto un’assemblea dinanzi alla portineria Ilva, e’ quella di affluire verso la citta’ e quindi di bloccare il ponte girevole come e’ avvenuto ieri per diverse ore e la statale che da Taranto e porta a a S.Giorgio Jonico e Lecce. In mattinata e’ prevista una conferenza stampa del procuratore Francesco Sebastio nella sede del comando provinciale dei carabinieri.

L’assemblea dei lavoratori di stamani e’ stata particolarmente affollata e gli operai dell’Ilva hanno ribadito tutta la loro preoccupazione sul futuro occupazionale. “La ferma e il blocco delle lavorazioni di una serie cosi’ diffusa di impianti del siderurgico – hanno detto – significa il vero e proprio declino dello stabilimento, la sua fermata produttiva e non c’e’ nessuna che questo personale possa essere ricollocato negli altri settori del siderurgico”.

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