Gemelle scomparse. Spuntano scommesse e sensitive

ROMA – Si è svolto questa mattina a Marsiglia un incontro tra le forze investigative, italiane, svizzere e francesi, per fare il punto della situazione sulla scomparsa delle gemelle Alessia e Livia Schepp, delle quali non si hanno più notizie da 18 giorni.

Le uniche tracce certe sono: le comunicazioni di sms con la moglie, Irina Lucidi, che il suicida ha lasciato da quando il 30 gennaio è partito dalla cittadina, e la presenza dell’uomo, il 31 gennaio, a Marsiglia, dove c’è traccia di un parcheggio dalle 12 alle 14 e del prelevamento del denaro, 7.500 euro, che Matthias Schepp ha poi spedito alla moglie come sfregio. Sembra sicura, perché suffragata dai cani da ricerca, anche la presenza delle bambine sul traghetto da Marsiglia alla Corsica. Tutte le testimonianze che affermerebbero di aver visto le bambine da qualche parte non sono da ritenersi sicure al 100%.

Gli inquirenti pensano che le ricerche siano arrivate ad un empasse, ma nonostante questo nulla viene lasciato intentato. Ogni zona della Corsica continua a essere passata al setaccio dagli uomini a terra e dagli  elicotteri della gendarmerie, i quali anche stamani ha sorvolato la costa di Cap Corse.
Naturalmente, come in ogni caso di scomparsa, non mancano anche sensitive e veggenti: una di queste deliranti ha avvisato la polizia di aver fatto una ‘ricerca’ con uno ‘strumento magico’ con il quale e avrebbe individuato una zona interna della Corsica, sulle alture di Cap Corse vicino alla Balagne e un lago. Anche la Gendarmerie, come le nostre forze dell’ordine,  ha assunto come possibile prova le fantasticherie di maghe e stregoni e così la polizia forestale ha battuto anche il lago e la diga del Niolu senza, naturalmente, trovare nulla.

Purtroppo un’altra inquietante vicenda è venuta alla luce in questi giorni: “Scommesse aperte: gemelle sotto terra o cibo per pesci? ”. Una inquietante pagina dedicata alle scommesse sulle gemelle scomparse è stata realizzata su Facebook . “Siamo davanti all’ennesima riprova – ha affermato Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio e per l’infanzia – di ciò che il social network, fra le cose mirabili, può rappresentare, ovvero un contenitore di pattume sociale privo di sensibilità e lesivo delle dignità personali. ( …) Una fenomenologia, questa – conclude il sociologo – da stigmatizzare anche perché pervasiva al punto da registrare adesioni. La pagina dedicata alle sventurate piccoline ne conta 256.”  

Sarebbe inutile ricordare ai sociologi – troppo abituati ad individuare nell’intermundia astratto le motivazioni dei fenomeni sociali – che un coltello serve anche per tagliare la carne, un computer serve anche per scrivere poesie, e face book per parlare con persone rispettabilissime. Certo è che chi usa lo strumento face book per queste scommesse è soprattutto un cretino patentato che ha perso di vista il senso dell’umano.
Ieri è stato portato in Svizzera, da un dipendente di una agenzia elvetica di pompe funebri, il corpo straziato dal treno di Matthias Schepp. Nessun congiunto dell’uomo è venuto in Italia per accompagnare nel viaggio la bara del suicida. Il trasporto si è svolto in modo anonimo, la bara portava affisso un biglietto con il nome dell’uomo scritto a penna. Queste modalità poco affettive dei parenti ricordano quei morti maledetti ed annullati che non trovano conforto neppure nella pietas dei congiunti, i quali sembra abbiano sempre affrontato questa tragedia familiare con indifferenza e disinteresse, sia per Matthias Schepp, sia per le nipoti.

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