Yara. Sopralluogo degli esperti sul luogo del ritrovamento

BERGAMO – Sono tornati sul luogo del ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio, in via Bedeschi a Chignolo d’Isola, gli agenti della scientifica del Servizio Centrale Operativo.

Con loro c’era anche la anatomopatologa Cristina Cattaneo che ieri ha eseguito insieme ad una equipe di esperti l’autopsia sui resti della ragazza uccisa. Il sopralluogo è durato circa due ore nelle quali sono state scattate moltissime fotografie e raccolto materiale che potrebbe essere utile per le ricerche scientifiche: terriccio, fili d’erba, polline, che saranno confrontati, con il materiale trovato sul corpo della giovane e sotto le sue unghie. Naturalmente, ciò che preme ora agli inquirenti, è capire se Yara è stata uccisa nel luogo dove è stata trovata sabato scorso, oppure se è stata uccisa in un altro luogo.

Naturalmente se risultasse che Yara è stata uccisa nel luogo dove è stata trovata, vorrebbe dire che la ricerca della ragazza di Brembate, che è stata definita dagli organizzatori ‘capillare’, non è stata del tutto efficiente o perlomeno, non sono state neppure utilizzate le tecniche di ricerca che vengono, ad esempio usate, dagli scout. Il Dipartimento della protezione civile, che ha utilizzato in gran parte volontari, si è detta amareggiata per le polemiche seguite al ritrovamento di Yara: “Sono da respingere alcuni commenti e opinioni fuori luogo sull’impegno, la preparazione e la motivazione di tutti questi straordinari cittadini”. Siamo tutti d’accordo sulla straordinaria risorsa dei volontari, forse è il loro coordinamento che non ha funzionato. Quando si cerca una ragazza scomparsa non si può spargere sul territorio “questi straordinari cittadini” come se stessero cercando funghi.

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