Gemelle scomparse. Ritrovato microchip del navigatore del padre suicida

ROMA – È stato ritrovato lungo i binari, nel luogo dove Matthias Schepp si era tolto la vita, il microchip del suo navigatore satellitare.  

Il ritrovamento della scheda di memoria, ma soprattutto la sua lettura, è molto importante per ricostruire le tappe del viaggio che l’uomo, ha fatto dal 30-31 gennaio, quando, è partito da Saint Sulpice, vicino a Losanna dove abitava. Quelli sono i giorni in cui le gemelline sono state viste con il padre per l’ultima volta. Schepp ha attraversato la Francia, quindi ha fatto una breve tappa in Corsica, probabilmente senza le bambine, anche se aveva acquistato tre biglietti. Ha fatto quindi ritorno in Francia e poi ha attraversato l’Italia fino a Cerignola. Il microchip è stato ritrovato nel punto di impatto del treno con l’uomo. La scheda era però scivolata per circa 50 centimetri sotto le pietre della massicciata. I volontari e gli agenti di Polizia, impegnati da alcuni giorni nelle ricerche, hanno effettuato un lavoro capillare di rimozione delle pietre, controllo e riposizionamento delle stesse per un tratto lungo diversi metri. Alcuni frammenti di plastica del navigatore sono stati trovati a 250 metri dal luogo in cui l’uomo si è suicidato.

La notizia che le gemelline Livia e Alessia sarebbero state viste da un’ automobilista sull’autostrada A8 Milano – Varese, fra Busto Arsizio e Gallarate, sarebbe infondata. Una donna – secondo quanto riporta il quotidiano La Provincia di Varese – ha riferito ieri alla Polizia di aver visto a febbraio le due bambine mentre si trovavano a bordo di una Bmw nera che viaggiava in direzione di Milano. La Squadra mobile sta conducendo gli accertamenti per verificare l’attendibilità della testimonianza, ma per il momento la notizia non è sostanziata da prove certe.

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