Padova. Pullman uscito di strada. 5 feriti dimessi. Iesolo ricorderà le vittime

PADOVA –  La Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Padova ha emesso un bollettino medico sullo stato di salute dei 18 feriti dell’incidente relativo al pullman, lungo la A13 con 22 persone a bordo, cinque delle quali sono decedute, che da Aprilia si stava recando, ieri, al raduno dei carabinieri a Jesolo (Venezia).

Cinque pazienti, dei 12 che erano giunti ieri in Azienda Ospedaliera di Padova, sono stati dimessi nella tarda serata di ieri con prognosi modeste oscillanti tra i 10 e i 20 giorni. Due pazienti restano ricoverati per completare gli accertamenti e gli interventi terapeutici, ma non destano particolari preoccupazioni. Cinque pazienti, ricoverati in terapia intensiva, permangono in riserva di prognosi anche se per uno di essi la situazione appare più stabile e già in via di miglioramento. Per gli altri sono in corso ulteriori accertamenti e trattamenti e bisognerà attendere i prossimi giorni per comprendere l’evoluzione del quadro clinico. Inoltre, il Creu (Coordinamento regionale per emergenza e urgenza) comunica che i tre pazienti ricoverati nelle tre Terapie Intensive di Treviso, Piove di Sacco ed Abano Terme, pur rimanendo in riserva di prognosi, risultano stabili. Gli altri tre pazienti ricoverati nei reparti di degenza o in Osservazione Breve Intensiva ad Abano Terme e a Monselice non destano particolari preoccupazioni.

Nel frattempo a Iesolo sono arrivate 80 mila, rispetto alle 60 attese, non più per partecipare alla festa,  ma per presenziare alla messa in ricordo delle 5 vittime tutte originarie di Aprilia.
“C’è ancora più mestizia e tristezza in questa giornata –  ha detto Francesco Calzavana, sindaco di Iesolo, ricordando che oggi  – doveva essere una grande festa ed è invece un momento di ricordo di queste cinque persone.  Avevamo lavorato per due anni perchè fosse una grande festa ed invece oggi si è trasformata in  un omaggio doveroso a Gianfranco Gruosso, Settimio Iaconianni, Maria Aronica, Roberto Arioli e Maria Domenica Colella”.  Il sindaco ha aggiunto poi che la città di Iesolo ricorderà in futuro i cinque di Aprilia  con un evento, non con un raduno come quello di oggi ma un’iniziativa per non farli dimenticare.

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