Incidente sul lavoro. Muore operaio a Roma

ROMA – Incidente sul lavoro a Roma, in un cantiere per l’ampliamento della metropolitana. Un operaio di 48 anni è morto dopo essere caduto in una buca profonda 40 metri contenente azoto liquido. L’episodio è avvenuto stamane  in piazza Santa Emerenziana, nel quartiere africano.

La vittima si chiamava Bruno Montalti  ed era originario di Civitella Roveto, in provincia dell’Aquila, sposato con figli.  Montalti lavorava come operaio specializzato per la ditta Icotekne di Napoli subappaltatrice per Metro B1 e questa mattina, alle sei, è stato trovato privo di vita in un pozzo di sicurezza. L’uomo era un addetto al monitoraggio tecnico di un impianto di congelamento e stava facendo un turno notturno. Al cantiere di Sant’Emerenziana sono arrivati dopo l’accaduto rappresentanti dell’Asl, vigili del fuoco, ispettorato del Lavoro, polizia scientifica per indagare sul drammatico episodio che riapre la polemica sulla sicurezza nei posti di lavoro.

Dura la reazione dell’Italia dei Valori che mette sotto accusa le  ”disastrose condizioni raggiunte dal lavoro con il sistema di appalti al massimo ribasso”. ”E’ necessaria -avverte il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi – un’immediata verifica di tutti gli appalti della metropolitana, stabilendo il criterio di selezione delle ditte attraverso i sistemi di sicurezza realmente applicati”.

Nel frattempo il sindaco Gianni Alemanno lancia una proposta: “Sarebbe una buona idea intitolare la stazione della metro B1 di piazza Annibaliano  a Bruno Montaldi, trovato senza vita cantiere di piazza Emerenzuana  per ricordare tutte le persone che muoiono sul lavoro”, ha detto il primo cittadino. “Ho incontrato – ha aggiunto – i due fratelli dell’uomo e gli ho assicurato che faremo tutto il possibile per fare chiarezza su questa vicenda”.

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