Bloccato per alcuni minuti il treno Albano-Roma
CIAMPINO (ROMA) – Dalle 19 del 5 luglio una folla di cittadini e cittadine ritrovatesi attraverso il passaparola, un centinaio di persone circa, si è incontrata nei pressi della stazione Acqua Acetosa nel comune di Campino, per protestare e chiedere conto a Trenitalia e all’Amministrazione comunale del muro che è stato recentemente costruito per chiudere il passaggio sui binari e che, di fatto, impedisce la comunicazione tra due quartieri.
Le Ferrovie, infatti, qualche giorno fa sono intervenute a sanare una situazione di insicurezza che permane da moltissimi anni e che vedeva centinaia di persone, giornalmente, attraversare i binari senza alcuna misura di sicurezza e senza un passaggio degno di questo nome per poter prendere il treno o recarsi nella zona di via Mura dei Francesi. I cittadini presenti hanno riferito che, nonostante promesse oramai decennali di risolvere la situazione con un sottopasso alla ferrovia, un ponte pedonale o sbarre di attraversamento, né le Trenitalia né le amministrazioni che si sono succedute hanno mai risolto il problema costringendoli ad utilizzare il sistema di attraversamento dei binari, insicuro e ai limiti della legalità. Raggiungere l’entrata ‘ufficiale’ della stazione ferroviera, dopo la costruzione del ‘muro’, comporta un giro a piedi di circa un’ora; utilizzare l’automobile è molto scomodo per una serie di sensi unici e l’impossibilità di parcheggiare nei pressi della stazione che sorge a ridosso di una strada a senso unico, senza marciapiedi.
I presenti con cui abbiamo parlato hanno giudicato l’innalzamento del muro, senza una soluzione alternativa, un vero e proprio sopruso ai danni dei cittadini e un disinteresse per le problematiche quotidiane che affrontano. Altri hanno sottolineato che insiste sulla popolazione la pressione di varie linee ferroviarie che attraverso la città ma che il beneficio per il cittadino è nullo, in questo caso per l’impossibilità di utilizzare la stazione al meglio. La protesta ha coinvolto persone di tutte le età: c’erano moltissimi anziani, che vivono nei due quartieri e che si sono visti, nel giro di poche ore, tagliati fuori da una parte della città; studenti, preoccupati per l’enorme disagio che avranno al nuovo inizio dell’anno scolastico; pendolari che ogni mattina si recano a Roma; un bel gruppo di immigrati che utilizza il treno più volte per gli spostamenti di lavoro; ma anche cittadini che, vivendo nella parte del quartiere Acqua Acetosa, che ha storicamente meno servizi e che negli ultimi anni ha visto uno sviluppo edilizio caotico e importante, attraversano più volte al giorno la stazione per recarsi alle poste, dal medico, in farmacia, a fare la spesa.
All’arrivo del treno delle 19,15, diretto a Roma, i manifestanti, mentre discutevano sulle possibili soluzioni, hanno impedito per qualche minuto che il treno ripartisse bloccando così il binario unico.
Dopo pochi minuti gli stessi hanno spontaneamente deciso di far ripartire il treno esprimendo la volontà di richiamare l’attenzione sulle loro problematiche ma non volendo arrecare danno agli altri pendolari presenti sul treno e alle ferrovie.
I manifestanti si sono però trattenuti in loco fino alle 20,30 e hanno ribadito la volontà di continuare la protesta già nei prossimi giorni. Ci sono stati interventi di vari cittadini e dei rappresentanti del neonato Comitato Ciampino Bene Comune sorto sotto la spinta dell’esperienza referendaria.
E’ stata convocata una riunione pubblica e aperta a tutti gli interessati nei pressi della stazione, giovedì 7 luglio alle 19, alla quale saranno invitati il Sindaco e gli amministratori locali.